Un investimento da 50 milioni di euro, oltre 200 nuovi posti di lavoro, 15.000 mq su 5 piani, 66 negozi, 2000 alberi. E poi ristorante, bistrot, cocktail bar, spa e una piscina con vista, al Lingotto, a Torino. Si chiama Green Pea. Aprirà l’8 dicembre. Sembrerebbe solo un grande centro per lo shopping e il relax, ma l’idea di Oscar Farinetti, alla sua terza avventura imprenditoriale dopo Unieuro e Eataly, vuole portare con sé una piccola rivoluzione. «È il primo “green retail park” al mondo dedicato al tema del rispetto» annuncia l’azienda. Rispetto per l’ambiente, prima di tutto. L’obiettivo è dare vita a un nuovo modo di consumare, così che ognuno possa essere parte del cambiamento.
«Lo scenario non è complicato da leggere. Il problema principale consiste nella compatibilità tra le attività volte al miglioramento della vita e la salute del Pianeta» spiega il fondatore di Eataly e Green Pea. «Il 90% degli scienziati ci dice che il nostro modo di consumare è diventato incompatibile. Produciamo energia immettendo nell’atmosfera una quantità di CO2 eccessiva che altera il clima. Costruiamo oggetti e produciamo cibo inquinando terra, acqua e aria. Non smaltiamo i rifiuti in modo corretto. Infine sopprimiamo alberi. Green Pea nasce per questo. Si pone l’obiettivo di dimostrare che vi è la possibilità, subito, di vivere in armonia con il Pianeta senza rinunciare al bello».
La nuova impresa appartiene per il 90% alla Eatinvest, di cui i maggiori azionisti sono le famiglie Farinetti (60%) e Nocivelli (20%), e per il 10% alla famiglia Orecchia. A guidarla, da presidente e amministratore delegato, sarà Francesco Farinetti, figlio di Oscar, classe 1980.
Eataly Real Estate ha investito 50 milioni di euro nel progetto, tra l’acquisizione del terreno e la costruzione dell’edificio. Ogni piano un tema: Life, con un museo e i prodotti per mobilità, energia, telefonia, Home, dedicato alla casa, Fashion, con negozi di moda sostenibile, Beauty, che spazia dai grandi brand italiani di abbigliamento al ristorante stellato, e Ozio creativo, un club sul rooftop con spa e piscina.
In ottica di sostenibilità, sono stati scelti prodotti studiati per durare a lungo nel tempo e che, giunti a fine vita, si possano riutilizzare o riciclare. Si dà spazio al made in Italy e a proposte “per tutte le tasche”, assicura l’azienda. La sensibilizzazione verso sostenibilità e pratiche di consumo più consapevoli passerà anche dai contenuti, con eventi dedicati e un’app realizzata dalla startup Aworld (scelta dall’Onu per supportare la campagna Act Now contro il cambiamento climatico).
«È un progetto nuovo, dunque incominciamo da Torino, la città italiana che inventa… da sempre» conclude Oscar Farinetti.
