Sviluppatori, designer, imprenditori, startupper, creativi: tutti sono chiamati a fare la loro parte per l’emergenza Coronavirus. Tutti possono dare il loro contributo, anche da casa, da qualsiasi paese o città d’Italia. Bastano un computer e una connessione a Internet per condividere le proprie idee e partecipare a Hack for Italy, un hackathon che si terrà online dal 27 al 29 marzo. Gli innovatori italiani lavoreranno in team alla ricerca di soluzioni sanitarie, economiche o sociali.
Ogni proposta dovrrà essere inerente a una delle tre tracce: Save Lives, Save Communities, Save Businesses. Servono soluzioni concrete, digital e non, su scuola, sanità, impresa, lavoro, sulla distribuzione del cibo, su logistica e trasporti.
Hack for Italy nasce sulla scia di Hack the crisis, un movimento globale lanciato dall’acceleratore estone Garage48. L’iniziativa è già stata organizzata in Germania, Finlandia, Estonia, Lettonia, Polonia, Belgio, Danimarca. L’Italia non poteva mancare.
«Crediamo sia importante, in questa fase molto delicata per il nostro Paese, sostenere iniziative che puntano a stimolare la creazione di soluzioni innovative in diversi settori per contrastare l’epidemia e il suo impatto negativo sulla società» spiega Luigi Capello, CEO di LVenture Group, tra i partner dell’iniziativa, sostenuta in Italia anche da H-Farm, GammaDonna, Talent Garden e molti altri player dell’innovazione. «Siamo convinti che lo sviluppo di nuove tecnologie e la grande capacità di adattamento delle startup possano generare quelle innovazioni in grado di dare un contributo fondamentale per superare questa situazione».
Per partecipare a Hack for Italy, basta registrarsi online, compilando un form. Si può effettuare la registrazione sia come parte di un team che individualmente. Domenica 29 marzo i risultati dell’hackathon saranno presentati al pubblico durante un live streaming.