34 anni, professore ordinario al Politecnico di Zurigo, Alessio Figalli ha vinto la medaglia Fields, assegnata ogni 4 anni a matematici under 40. Non accadeva da 44 anni che un italiano vincesse quello che è considerato il Nobel per la matematica. L’unico ad averla ricevuta, nel 1974, è stato Enrico Bombieri. La cerimonia si è tenuta a Rio de Janeiro, durante il congresso internazionale dei matematici.
Figalli è stato premiato per «i suoi contributi al trasporto ottimale, alla teoria delle equazioni derivate parziali e alla probabilità».
Nato a Roma il 2 aprile 1984, ha studiato in un liceo classico della Capitale e alla Normale di Pisa. Dopo il PhD in Italia e Francia, ha vinto una borsa di ricerca al Cnr francese. La sua carriera da professore è iniziata all’Ecole Polytecnique di Parigi dove è diventato Professeur Hadamard. Poi ha insegnato a Austin, in Texas. Fino ad approdare a Zurigo. Ma più che un cervello in fuga, il giovane matematico si considera un cittadino del mondo. Ha già 140 pubblicazioni alle spalle e numerosi premi e riconoscimenti vinti, in Italia e all’estero.
La medaglia Fields «mi dà tantissima gioia, è qualcosa di così grande che mi risulta difficile credere di averlo ricevuto. È un grande stimolo per il futuro, che mi motiverà a continuare a lavorare nei miei settori di ricerca per cercare di produrre studi di altissimo livello» ha commentato Figalli.