Una startup per fare sport con gli amici e risparmiare. Sportboom è un portale di social commerce che raggruppa più di 400 offerte per oltre 100 sport diversi (es. arti marziali, parapendio, tennis, go-kart, zumba, paintball) da nord a sud del Paese:
Circa 3 anni fa ci è balenata l’idea di creare uno strumento che aiutasse a trovare e organizzare attività da fare con gli amici. E cosa c’è di meglio dello sport per divertire, coinvolgere e regalare emozioni?» spiega uno dei cofondatori del progetto, Alessandro Braga, milanese, 29 anni.
Come funziona
L’utente si registra, sceglie lo sport che vuole praticare tra le offerte disponibili nella sua città. Con l’opzione “Best with Friends” risparmia sulla base di quanti amici riesce a coinvolgere. Più sono i partecipanti e meno spende. Il risparmio può toccare il 50%.
Le origini
Alessandro Braga ha messo giù le basi del progetto insieme a Leone Hassan e Michele Norsa, entrambi under 30, esperti in web marketing. A credere in loro un investitore industriale (Lecland S.r.l.) che li ha finanziati con una cifra a cinque zeri.
La startup ha conosciuto nel tempo più di un’evoluzione:
Siamo nati tre anni fa come un database che censiva le attività sportive (20mila quelle registrate) sul territorio nazionale. Poi abbiamo aperto un’agenzia di servizi e di consulenza Web. Sportboom è la tappa finale del percorso, quando abbiamo fuso la nostra esperienza con una startup tecnologica».
Come guadagna
Il sito guadagna trattenendo una percentuale sulle vendite:
Non c’è una cifra fissa. Concordiamo di volta in volta la percentuale con le strutture sportive con le quali facciamo business. Nella percentuale garantiamo alle strutture anche un’attività di sponsorizzazione attraverso i nostri canali social e le newsletter».
I consigli di Alessandro agli startupper
È proprio vero: per fare una startup l’idea conta all’1%. Il resto sta nell’esecuzione. Noi, senza la fusione con una startup tecnologica, non avremmo avuto le competenze per partire. Poi bisogna essere disposti a cambiare le cose in corsa, ascoltando gli utenti e il mercato. Siamo nati come database. L’idea del social commerce è arrivata solo più tardi. Infine, ci vuole coraggio. Per creare la startup abbiamo lasciato un’agenzia che funzionava discretamente. Ma ci siamo detti: “Se non proviamo a trent’anni quando ci ricapita l’occasione?”».
Guarda il video di presentazione
INFO: http://sportboom.it/
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Giancarlo Donadio