URBAN CULTURE

Urban culture, più spazio alla creatività

Di
Giovanni Campagnoli
24 Aprile 2023

Dal Nord al Sud Italia, città e province. La rivalutazione degli spazi abbandonati con lʼaiuto e la creatività che parte dai giovani.

 

Ovunque, nei luoghi dismessi, la dimensione del vuoto è sempre più evidente, molte volte associata a degrado e insicurezza. Sono spesso le nuove generazioni a segnalare queste situazioni, riabitando con interventi di rigenerazione urbana gli spazi e i “tempi” delle città lasciati vuoti, le lunghe ore della notte. Queste nuove esperienze, già più di 520 in Italia sono create da imprese giovanili, animate da un desiderio forte di innovazione sociale e culturale. Sono realtà diffuse in tutta Italia, non c’è una divisione tra Nord e Sud, tra le città e le aree interne. Ecco quattro esempi di trasformazione di spazi, pubblici o privati, che assumono nuove funzioni d’uso: con attenzione sia agli aspetti creativi, sia alla sostenibilità economica. 

 

 

Bologna. DumBO Distretto urbano multifunzionale è un intervento di larga scala (40.000 mq) e “temporaneo” su ex stabilimenti industriali, capannoni e aree abbandonati. Qui la rigenerazione è portata avanti da una rete di imprese creative, insieme ad associazioni, istituzioni e cittadini che collaborano. Gli spazi sono destinati a cultura, arte, innovazione sociale, lavoro, musica e sport per attività trasversali e sempre diverse, in stretta relazione con il territorio.

Frattamaggiore (Napoli). In una delle zone più popolose del paese si trova Piazzetta Durante. Uno spazio-teatro, coworking, sportello di ascolto, festival, perfoming arts e bar ristorante, nato grazie alla rigenerazione di spazi non utilizzati, dimenticati tra i vicoli, rimossi dalla città e invece riscoperti da ragazze e ragazzi di Cantiere Giovani, una ONG laica ed indipendente. 

 

 

Bergamo. Contesto diverso, ma sempre di periferia, nella città Capitale della Cultura 2023. Qui un piccolo gruppo di ragazzi del quartiere vince, coraggiosamente, una gara del Comune e crea lo Spazio Giovani Edoné. È un luogo “ibrido”, sempre in trasformazione, che punta sia sulla qualità di musica e ristorazione, sia sull’aspetto sociale, offrendo lavoro e possibilità di crescita ai più giovani. 

Fonzaso (Belluno). In un piccolo Comune alpino del Nord-est una ex fabbrica è stata trasformata da un’impresa sociale in Dolomiti Hub, oggi spazio culturale, sociale e di lavoro. Un luogo di innovazione e uno strumento di sviluppo locale che è volano di un’area vasta di Comuni. 

 

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