La missione partirà nel 2019 per eseguire voli sperimentali, addestramento di astronauti e piloti e ricerca, anche sul turismo spaziale.
Richard Branson e l’Agenzia Spaziale Italiana insieme per una missione suborbitale. La compagnia aerospaziale Virgin Galactic, fondata da Sir Branson, lo ha annunciato il 18 dicembre durante una conferenza dei ricercatori a Broomfield, in Colorado. L’Asi e la società americana hanno firmato una lettera di intenti che prevede la collaborazione tra i due soggetti a scopo di ricerca.
La missione partirà nel 2019 dallo Spaceport America, una base spaziale in New Mexico, a bordo dello SpaceShipTwo di Virgin. Saranno condotte ricerche scientifiche e tecnologiche, esperimenti suborbitali, addestramento di astronauti e test sui carichi utili per i voli spaziali.
Per l’Asi, si tratta del primo accordo con una società commerciale internazionale per la ricerca sui voli suborbitali. «Il settore spaziale sta cambiando velocemente e per questo l’Asi si sta adattando al cambiamento sviluppando e utilizzando nuovi strumenti e tecnologie» ha commentato il presidente dell’agenzia Roberto Battiston. «I voli di Virgin Galactic permettono di avere alcuni minuti di microgravità, una condizione ideale per sviluppare e testare i carichi utili come quelli che verranno utilizzati per mesi, a partire dal 2021, sullo Space Rider (lo shuttle europeo, ndr). I voli suborbitali aprono la strada a un nuovo uso dello spazio, basato sulla collaborazione tra pubblico e privato. Non solo per il volo passeggeri, ma anche per la ricerca su nuovi materiali e farmaci». In una nota precedente Battiston aveva già dichiarato: «L’Italia è all’avanguardia nella nuova ‘space economy’ che renderà lo spazio accessibile a una sempre maggior quantità di persone».
Anche il Ceo di Virgin Galactic George T. Whitesides si è detto soddisfatto: «Siamo onorati. La collaborazione pubblico-privato porterà a grandi scoperte scientifiche e progressi tecnologici a costi minori».