Osservare quello che fa uno degli uomini più ricchi del mondo, che della propria visione come investitore ha fatto la sua fortuna, è interessante, oltre che utile. Non solo per chi gestisce fondi altrui o i propri risparmi, ma anche per capire dove andrà l’economia americana e, quindi, anche la nostra. Cosa ci suggerisce la sua mossa?
Warren Buffett, ‘l’oracolo di Omaha’, ha recentemente ridotto in modo significativo la sua partecipazione in Apple, una mossa sorprendente che ha attirato l’attenzione degli analisti finanziari e degli investitori di tutto il mondo. La decisione fa parte di una strategia di vendita di titoli più ampia da parte di Berkshire Hathaway, il conglomerato guidato da Buffett, che ha venduto azioni per un valore complessivo di 166 miliardi di dollari negli ultimi due anni. Nella sola Apple, Buffett ha ridotto la partecipazione a 69,9 miliardi di dollari, vendendo circa 100 milioni di azioni nel terzo trimestre del 2024.
Questa svolta, che si allontana dall’ammirazione dichiarata di Buffett per Apple – che definiva uno dei suoi “quattro giganti” – sembra essere motivata da una combinazione di fattori. Da un lato, l’investitore non trova grandi opportunità nel mercato azionario statunitense; dall’altro, l’incertezza politica e fiscale negli Stati Uniti sembra spingere Buffett a mettere al sicuro i capitali in strumenti a basso rischio. Infatti, una parte degli analisti ipotizza che questa scelta possa essere un modo per proteggere Berkshire dalle potenziali fluttuazioni di mercato che potrebbero verificarsi con la prossima elezione presidenziale statunitense.
La costruzione di una posizione di liquidità record, pari a oltre 325 miliardi di dollari, ha suscitato ipotesi su una possibile strategia difensiva di Buffett. Con questi fondi allocati prevalentemente in buoni del Tesoro a breve termine, Berkshire ha accumulato quasi 10 miliardi di dollari in interessi negli ultimi 12 mesi. Questo approccio prudente permette all’azienda di mantenere un elevato grado di flessibilità, sia per affrontare le turbolenze economiche sia per cogliere eventuali opportunità di acquisto, qualora si presentassero in una situazione di crisi.
Secondo alcuni osservatori, accumulare cassa potrebbe anche essere una tattica per ridurre l’esposizione ai rischi legati alla direzione futura della politica economica e fiscale degli Stati Uniti. Con l’aumento del debito pubblico americano, Buffett ha più volte espresso preoccupazione per una possibile crescita delle tasse, che potrebbe erodere i profitti di Berkshire. Con le elezioni presidenziali in arrivo, le incertezze politiche aumentano, spingendo Buffett a scegliere di rimanere in posizione di forza, con liquidità disponibile e diversificata.
Per Greg Abel, futuro successore di Buffett, questa strategia sarà una sfida importante da gestire. L’obiettivo sarà mantenere la redditività e la stabilità di Berkshire, anche in un contesto sempre più competitivo e incerto.