Apre a Stoccolma (dal 25 al 29 agosto) la World Water Week 2024. Oltre 8.800 partecipanti per cinque giorni di dibattiti e laboratori con al centro il dibattito internazionale sul tema “Bridging Borders: Water for a Peaceful and Sustainable Future”.
Questo evento, organizzato dallo Stockholm International Water Institute, evidenzia l’importanza cruciale della cooperazione mondiale per affrontare le sfide legate alla gestione idrica, essenziale per promuovere pace e prosperità globale.
Dati globali e scenario italiano
Nel mondo, 2.2 miliardi di persone vivono in Paesi con scarsità idrica, mentre si prevede che entro il 2050 fino a 5 miliardi di persone potrebbero sperimentare questa situazione per almeno un mese all’anno.
In Italia, nonostante una diffusa percezione di abbondanza – ancora oggi purtroppo nelle scuole si ripete che “l’Italia è un Paese povero di risorse, ma ricco d’acqua” – il rischio di stress idrico è significativo su tutto il territorio nazionale. Ad esempio, la Pianura Padana, area agricola di vitale importanza per il Paese, sta affrontando crescenti difficoltà a causa della diminuzione delle risorse idriche, degli eventi atmosferici sempre più estremi e dell’aumento diffuso dei prezzi (dati ISTAT).
Temi chiave dell’edizione 2024
Durante l’evento, si parlerà del ruolo dell’acqua come strumento di pace. Sono stati esplorati diversi esempi di cooperazione transfrontaliera, dove la gestione condivisa delle risorse idriche ha contribuito a ridurre le tensioni tra Paesi, promuovendone la stabilità.
Tuttavia, verranno anche presentati i ben più numerosi contesti opposti, che ammontano ad oggi a 507 casi di tensioni sull’uso transfrontaliero dell’acqua non risolti in via negoziale e che confluiscono nel cosiddetto Water Grabbing.
Inoltre, l’vento punta a sottolineare il valore delle aree protette (+42% negli ultimi 10 anni) per una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse idriche. Le soluzioni basate sulla valorizzazione degli ecosistemi acquatici, come la conservazione delle aree umide e il ripristino dei bacini idrici, sono state presentate come strategie cruciali per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, grazie a una serie di servizi di cui tutti dovrebbero usufruire (l’acqua è un common good e non una commodity).
L’Italia e la gestione idrica
L’Italia sta partecipando attivamente alla World Water Week, condividendo le proprie esperienze e sfide. In particolare, il Bel Paese vuole mostrare l’importanza di progetti di gestione integrata delle risorse idriche, come quelli sviluppati nel bacino del Po, che mirano a conciliare le esigenze agricole con la tutela dell’ecosistema.
L’Italia punta poi a valorizzare le partnership pubblico-privato per migliorare l’efficienza delle danneggiate infrastrutture idriche (perdita media delle tubature italiane del 42,4%) e nel garantire così l’accesso equo all’acqua in tutto il Paese, specialmente d’estate.
Innovazione e cooperazione
Durante l’evento, si discuterà dell’importanza delle nuove tecnologie, come i sistemi di monitoraggio avanzato e le tecnologie IoT, che permettono di ottimizzare l’uso dell’acqua e ridurre sensibilmente gli sprechi. Tali innovazioni sono essenziali per affrontare la crescente domanda globale di risorse idriche e per migliorare la resilienza delle comunità più colpite dalla scarsità d’acqua, costruendo quelle smart cities di cui tanto si parla negli ultimi anni e di cui si parlerà ancora nel prossimo futuro.
Si scoprirà quindi il legame tra questa essenziale risorsa e un numero considerevole di settori, spaziando dall’arte al turismo slow, dall’ecologia all’educazione scolastica, dalla geopolitica alla finanza sostenibile, dall’economia circolare all’informatica, dall’agricoltura high-tech, all’industria, dai trasporti fluviali e marittimi alla creazione pulita di energia tramite correnti, dighe e maree.
In conclusione, la World Water Week di quest’anno vuole mostrare l’acqua come una risorsa critica per lo sviluppo sostenibile e la pace mondiale, in un periodo così ricco di conflitti internazionali. L’evento sottolinea la necessità di una cooperazione planetaria rafforzata e l’adozione di tecnologie innovative per affrontare le sfide globali legate all’acqua.
L’Italia, con la sua tradizione nella gestione di questa risorsa, può giocare un ruolo chiave nel promuovere
soluzioni sostenibili e condivise, contribuendo così a costruire un futuro in cui l’acqua favorisca laprosperità collettiva.
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