Airbnb: l’idea è nata da uno sfratto

Di
Redazione Millionaire
30 Luglio 2017

«Le buone idee nascono dall’urgenza. Devi avere prima di tutto fame e poi rischiare e perseverare». Così Joe Gebbia, co-founder di Airbnb, sito di affitti brevi in pieno boom in tutta Italia, ci ha raccontato come è nata l’idea di Airbnb. La raccontiamo su Startup, Sogna, Credici, Realizza (Hoepli), il nostro libro già arrivato alla terza ristampa, e oggi domenica 30 luglio a Radio Monte Carlo (ore 18,15) con Rosaria Renna.

Come è nato Airbnb

Siamo a San Francisco, ottobre 2007, in un appartamento convivono 2 amici con molte cose in comune: Joe Gebbia e Brian Chesky hanno 26 anni, sono designer e hanno il sogno di creare un’impresa tutta loro. Un bel giorno arriva la lettera del loro proprietario di casa che li informa che avrebbe aumentato l’affitto di mille dollari, pena lo sfratto. I due non hanno soldi e devono trovare il modo per risolvere il loro problema. Si ricordano che in quei giorni a San Francisco c’è una fiera importante. In città non si trova un posto per dormire. Gli hotel erano tutti pieni. Decidono di affittare lo spazio extra del loro appartamento. Comprano materassini gonfiabili (air bed), fanno le foto del loro appartamento e le mandano ai blogger che stanno seguendo la manifestazione. In quello stesso weekend nel loro appartamento dormono una ragazza indiana, un manager di Boston e una coppia del Massachuset dormono nel loro appartamento. Fanno mille dollari in una settimana, pagano l’affitto e trovano l’idea per fare una startup.

Come raccolgono i primi 25 mila dollari

Dopo qualche mese coinvolgono il loro terzo coinquilino, un ingegnere, preparano una versione base del sito, costruiscono un network di alloggi e vanno New York. Ma hanno bisogno di soldi per farsi conoscere. Per raccogliere i primi 25 mila dollari, acquisteranno una tonnellata di cerali. Dovranno poi superare moltissime difficoltà. All’inizio tutti gli investitori dicono no all’affare del secolo.

Cosa insegna questa storia?

Che l’idea di una startup conta solo l’1% e tutto il resto è execution, ossia la capacità di mettere in pratica un’idea e che il team è fondamentale. Non avevano nessuna competenza di business ma hanno imparato tutto, e lo hanno fatto molto velocemente, hanno studiato e sono rimasti uniti, suddividendosi i compiti in base ai loro punti di forza.

Oggi Airbnb si è trasformata in una impresa che vale 35 miliardi di dollari. Sul loro sito trovi case bellissime, appartamenti semplici, case sull’albero, castelli. E per ringraziare milioni di utenti hanno allestito gli spazi del quartiere generale della Silicon Valley con gli interni delle case più belle e piu cliccate su Airbnb. La sala riunioni assomiglia alla più bella casa sull’albero della California.

Il nostro libro è in vendita nelle migliori librerie e online https://www.amazon.it/dp/B01M3Z5VUL/ref=dp-kindle-redirect?_encoding=UTF8&btkr=1

Di Airbnb e del nostro libro Startup parliamo domenica 30 luglio alle 18,15 su Radio Monte Carlo, con Rosaria Renna

 

 

logo-footer

Direttore responsabile: Donato Parete     

Editore: Millionaire.it Srl – Indirizzo: Largo della Crocetta, 2 20122 Milano (MI) Italia

Partita IVA: 12498200968 – Numero iscrizione ROC: 38684

Hosted by Kinsta

© 2025 millionaire.it.
Millionaire
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Clicca per consultare la nostra Privacy Policy

Se disattivi completamente i cookie, potresti disabilitare alcune funzionalità del sito. Anche con tutti i cookie disabilitati, il tuo browser continuerà a memorizzare una piccola quantità di informazioni, necessarie per le funzionalità di base del sito.

I cookie scaricati dal presente sito avranno una validità di 12 mesi, periodo dopo il quale verrà nuovamente richiesta la tua espressione di consenso.
Qualora tu chiuda il banner mediante la “x”, senza indicare la tua accettazione o meno dei cookie di profilazione, il consenso potrà esserti richiesto nuovamente dopo un periodo non inferiore ai 6 mesi. Anche nel caso in cui tu abbia negato il consenso all’utilizzo dei cookie, non potrà esserti richiesto nuovamente se non siano trascorsi almeno 6 mesi da quando hai effettuato la scelta.

Il consenso potrà invece esserti di nuovo richiesto quando mutino significativamente le condizioni del trattamento (ad. es. nuove terze parti coinvolte), o se sia impossibile per il sito sapere se i cookie siano già stati memorizzato sul dispositivo (es. se scegli di cancellare i cookie installati sul tuo dispositivo).

E’ possibile in ogni caso consultare e modificare tale espressione in qualunque momento attraverso questa pagina.