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«Per fare impresa? Siate umili, curiose e determinate». I consigli delle finaliste del Premio GammaDonna alle aspiranti imprenditrici

Di
Redazione Millionaire
8 Ottobre 2021

Abbiamo chiesto alle sei finaliste del Premio GammaDonna, dedicato alle migliori imprenditrici innovative d’Italia, un consiglio per le giovani donne che vogliono fare impresa. Ecco le loro risposte, in attesa della premiazione il 21 novembre.

Sei imprenditrici, in settori diversi, dall’ortofrutta al biotech, tutte accomunate dalla stessa passione per l’innovazione. Sono le finaliste della 13a edizione del Premio GammaDonna, che dal 2004 promuove e valorizza l’imprenditoria femminile. Anche quest’anno la vincitrice sarà premiata durante un evento tv, in onda il 21 novembre, alle 21, sui canali di QVC Italia.

Nel corso della serata saranno assegnati il Giuliana Bertin Communication Award e il Women Startup Award di Intesa Sanpaolo Innovation Center alla migliore startupper. Menzione speciale della Commissione europea per lo sviluppo sostenibile a Mariasole Bianco, biologa marina, founder e presidente di Worldrise, onlus attiva dal 2013 per la salvaguardia dei mari.

Ecco i consigli delle sei finaliste (in ordine alfabetico) alle aspiranti imprenditrici.

Milena Baroni: “Studiate il mercato, guardando al futuro”

Preparatevi a dare ogni giorno il 200%. Bisogna avere spalle larghe per affermarsi in un settore in cui la figura maschile è ancora vista come prevalente. Dovrete superare scetticismo e preconcetti. Nel mio caso, mi hanno guidata motivazione, preparazione e senso di responsabilità. Non lasciatevi scoraggiare. Credete caparbiamente di poter raggiungere il vostro obiettivo e di avere tutte le carte in regola per farlo. Valutate gli strumenti a disposizione, e migliorateli. Siate determinate e ambiziose. Studiate a fondo il mercato, con un occhio alle esigenze del futuro, in termini di soluzioni tecnologiche e sostenibili. Coltivate il benessere aziendale, fondamentale per un business sano e in crescita. Un buon team è la vera chiave per il successo. Non improvvisate, studiate: avere solide conoscenze farà la differenza. Servono poi passione, consapevolezza, carisma. Fare impresa vuol dire anche correre dei rischi, quindi siate coraggiose. E, se la motivazione è forte, nulla vi fermerà.

Milena Baroni, Ceo di Mycroclean Italia, ha trasformato la lavanderia di famiglia, nata negli anni ’50, in un’azienda ad alto tasso di innovazione, leader nel settore della decontaminazione particellare, attiva in Italia e all’estero. Mycroclean opera in tutti quei campi, dal farmaceutico all’aerospaziale, in cui sono richiesti indumenti a barriera e un livello di contaminazione controllato. Ha un fatturato di oltre 3 milioni di euro, quadruplicato nel 2020. Sviluppa soluzioni innovative, adottando principi di economia circolare. Qualche esempio? La mascherina lavabile 500 volte e la Macchina decontaminatrice a ciclo chiuso senza scarichi nell’ambiente.

Amelia Cuomo: “Non dimenticate mai da dove siete partite”

Siate voi a scegliere l’indirizzo da dare alla vostra impresa, senza farvi influenzare. Individuate bene gli obiettivi, sia quantitativi che qualitativi, da raggiungere. E, per quanto lungo e tortuoso possa essere il percorso, non perdete mai la fiducia in voi stesse. Siate umili, non dimenticate mai da dove siete partite. Le caratteristiche indispensabili per fare impresa sono: flessibilità, per esempio rispetto alla variazione delle condizioni del mercato, determinazione, nel realizzare il proprio progetto, e soprattutto un forte mordente. Una buona competenza economica vi aiuterà, per dare maggiore concretezza ai vostri piani. Ma servono anche la propensione ai rapporti umani, il rispetto per i lavoratori e la capacità di comunicare e divulgare bene il proprio progetto.

Ha rinunciato alla carriera da manager in una multinazionale per far rivivere il pastificio di famiglia, fondato nel 1820. Ha ideato un modello di business innovativo che combina produzione agroalimentare, cultura, tecnologia digitale ed economia circolare. Così Amelia Cuomo è riuscita a valorizzare il patrimonio e l’identità di una delle più antiche famiglie pastaie di Gragnano ancora in attività, in un mix di storia, tecnologia e promozione del territorio. Oggi Pasta Cuomo offre un percorso su più fronti: il pastificio, il bistrot a km zero, la scuola di cucina, il B&B nei locali ricavati dal pastificio e un museo interattivo, visitabile anche via app.

Giulia Giuffrè: “Abbiate sempre chiaro l’obiettivo finale”

Irritec è stata fondata da mio padre nel 1974 e oggi è tra i leader a livello mondiale nel settore dell’irrigazione di precisione. Il mio ingresso in azienda poteva sembrare una decisione scontata, ma non lo è stata affatto. Ho studiato, mi sono specializzata e ho trovato la mia strada intraprendendo un percorso improntato sui valori della sostenibilità. Ecco cosa suggerisco alle giovani donne: trovate la vostra strada, seguendo le vostre passioni e lavorando con rigore e metodo, ma anche con curiosità e determinazione, avendo sempre ben chiaro l’obiettivo finale. Circondatevi di un team che cammini al vostro fianco, consapevole della vostra visione e di quella dell’azienda. Perché il segreto è questo: impegnarsi per trarre sempre il meglio dalle persone e dalle sfide.

Ambasciatrice della sostenibilità e dell’imprenditorialità femminile, premiata come “SDG Pioneer 2021 per la gestione sostenibile dell’acqua” dal Global Compact delle Nazioni Unite, Giulia Giuffrè ha integrato gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) nella strategia corporate e nella cultura organizzativa di Irritec. L’azienda di Capo D’Orlando, in provincia di Messina, oggi è tra i leader mondiali negli impianti di irrigazione a goccia per il settore agricolo, un metodo che consente di ridurre i consumi di acqua ed energia. Opera in oltre 120 Paesi, con più di 800 collaboratori. Un esempio di successo imprenditoriale fondato sulla gestione responsabile delle risorse.

Marianna Palella: “Siate autentiche, portate i vostri valori nell’impresa”

Portate chi siete nel mondo del lavoro e nel disegno del vostro progetto d’impresa. Spogliarci da un ruolo per entrare nel successivo è un movimento faticoso e innaturale. La nostra personalità non è compartimentata. È un motore che deve essere libero di fluire e di sprigionare la sua potenza in tutti gli ambiti della nostra vita. Io ho messo in Citrus le mie esperienze e i miei valori e ho usato le mie passioni come leva per riscrivere lo storytelling dell’ortofrutta. Ho preso in prestito codici e linguaggi dei mondi che più mi incuriosiscono, moda, lifestyle, design. Sono una persona in continua evoluzione, le mie riflessioni e le mie esigenze, come quelle dell’intero team, possono rivelarsi spunti per l’impresa. Siate chiare nella comunicazione, per essere veloci ed efficaci. E siate autentiche, per essere sempre credibili, rilevanti e differenti.

Marianna Palella, siciliana, figlia di commercianti di frutta. A 17 anni si trasferisce a Cesena con la famiglia, poi a Milano per studiare allo Iulm. Il settore ortofrutticolo è in crisi. Lei vuole innovarlo. Così, appena 22enne, nel 2015 lancia Citrus. Crea un modello di business innovativo, che punta a divulgare una cultura alimentare più consapevole, valorizza la biodiversità attraverso la commercializzazione su larga scala di varietà minori e lega la crescita del fatturato al finanziamento della ricerca scientifica. Ha costruito una filiera che rispetta l’ambiente e genera valore per l’intera comunità. Base operativa a Cesena, cuore creativo a Milano, oggi l’azienda fattura oltre 6,5 milioni di euro.

Sara Santori: “Fatevi contaminare, coltivate la curiosità e l’umiltà”

Credete in quello che fate. Portatelo avanti con passione, dedizione, competenza, impegno, visione. Create un team, perché da soli non si va da nessuna parte, ma ritagliatevi uno spazio di decisione, affidandovi anche all’istinto femminile. Un consiglio su tutti: coltivate umiltà e curiosità. Fatevi contaminare, viaggiate, leggete, perché dall’osservazione a 360 gradi e dalla rielaborazione nascono i migliori germogli. E poi adottate la politica del “fare”: sperimentare, insistere e non mollare. Quando si ha un obiettivo bisogna perseguirlo nonostante le difficoltà. La formazione economica è importante, ma non si può essere bravi a far tutto quindi circondatevi di persone competenti. Per conciliare il fare impresa con il resto, ci vuole un equilibrio testa-cuore-pancia! Il risultato sarà positivo, con qualche compromesso. Ma la vita è un puzzle di compromessi. Scegliete bene l’immagine che volete creare, esagerate alla grande, e riconsideratela ogni tanto per adeguarla lungo il cammino.

Cresciuta nell’azienda di pellami di famiglia, Sara Santori ha fondato nel 2009 Conceria Nuvolari, una pmi innovativa con sede a Monte Urano, in provincia di Fermo. Il suo obiettivo: rivoluzionare la tradizione conciaria. Alla guida dell’azienda Santori, imprenditrice e inventrice, ha deciso di investire in ricerca e sviluppo, ha avviato collaborazioni con università e centri di ricerca, ha sviluppato e brevettato soluzioni innovative all’insegna della sostenibilità. Tra queste, una lavorazione eco-friendly, in grado di produrre pelle biodegradabile, idrorepellente, antibatterica e metal-free.

Silvia Scaglione: “La passione sarà la vostra leva per superare le difficoltà”

Studiate bene il vostro modello di business, soprattutto se è innovativo, e prestate molta attenzione a individuare i possibili clienti. Credete in voi e nelle vostre potenzialità. Una caratteristica essenziale per fare impresa è l’execution, l’abilità di trasformare una visione strategica in esecuzione. Serve la capacità di organizzarsi e di pianificare task a breve, medio e lungo termine. Create un team coeso e complementare, sia sul piano delle competenze tecniche che delle attitudini e delle caratteristiche personali, che unisca ottimi manager con visionari in grado di anticipare i trend di mercato. Ci vuole poi tanta passione, che è la leva per superare le difficoltà. E tanta umiltà, perché avrete sempre da imparare, da ogni esperienza e da ogni persona che incontrerete. Se poi la mission dell’impresa ha un impatto anche sociale, come la cura del cancro, la passione viene da sé.

Silvia Scaglione, bioingegnere e ricercatrice del Cnr, nel 2016 ha fondato React4Life. La startup biotech di Genova ha brevettato e produce MIVO (Multi in-Vitro Organs), una tecnologia innovativa che permette di ricreare “un organo vivente in laboratorio” su cui testare farmaci e nuove terapie. Il sistema è applicabile a diversi ambiti, dalla ricerca oncologica alla farmacologia. Risponde al bisogno di sviluppare test più rapidi e affidabili, riducendo la sperimentazione animale. Permette di accelerare la comprensione di malattie complesse e lo sviluppo di terapie. Scaglione è stata nominata dalla Commissione europea ambasciatrice per l’Italia del programma di ricerca innovativa EIC.

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