Mentre aumentano i casi di Coronavirus in Italia (229 persone contagiate) e il governo e le amministrazioni locali adottano misure di emergenza nelle sette regioni coinvolte, anche le aziende prendono iniziative per contenere la diffusione del virus e proteggere la salute dei dipendenti. Un caso emblematico è quello di Armani. L’imprenditore della moda ha preferito una sfilata senza invitati per la Milano Fashion Week (lo stesso hanno fatto i marchi Laura Biagiotti e Moncler) e ieri ha annunciato la chiusura di fabbriche e uffici per una settimana.
The Women’s FW20-21 fashion show will be held behind closed doors. This is a preventative measure decided by Mr Armani to support national efforts in safeguarding public health.
Watch the live streaming at 4pm CET today on https://t.co/NWwXAxiY4f pic.twitter.com/jAKhv2YlOG
— Armani (@armani) February 23, 2020
La sfilata a porte chiuse
Il 23 febbraio Armani ha presentato la nuova collezione autunno/inverno 2020/2021 con una sfilata a porte chiuse. Niente pubblico né stampa né buyer. L’evento è stato ripreso dalle telecamete e trasmesso in diretta streaming sul sito e sui canali social della casa di moda. Le modelle hanno mostrato i capi in passerella, come previsto, ma davanti a una carrellata di sedie vuote. Una scelta di responsabiltà “per non esporre ad alcun rischio la salute degli ospiti” ha spiegato Armani.
Uffici chiusi per una settimana
Lo stesso riguardo “re Giorgio” lo ha avuto anche per i lavoratori. A partire da oggi, per i prossimi sette giorni, gli uffici di Milano e gli stabilimenti produttivi in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Piemonte resteranno chiusi. Ai dipendenti della maison non saranno trattenute le ferie. Solo dirigenti e responsabili di funzioni dovranno garantire la reperibilità, in caso di emergenze.