Migliora la vita delle persone e rappresenta “la migliore opportunità di investimento”. Per questo Babaco Market, la startup che ti porta a casa la frutta brutta ma buona, è stata selezionata tra le startup vincitrici del progetto “StartupPerMilano”. L’iniziativa, nata da B Heroes e B Holding (fondate da Fabio Cannavale) con la Presidenza del Consiglio comunale di Milano e Endeavor Italia, ha raccolto le candidature di oltre 150 startup.
La frutta e verdura di Babaco Market è 100% Made in Italy e di stagione, ma non soddisfa i criteri estetici della Gdo. Il servizio, nato nel maggio 2020, in un anno ha salvato dallo spreco 140 tonnellate di frutta e verdura, con relativo risparmio di CO2 (1 tonnellata di cibo, 4,5 tonnellate di CO2).
Da dove è nata l’idea?
«Avevo in mente il progetto da diverso tempo» spiega Francesco Giberti, cofounder di Babaco Market e di Myfoody, app contro lo spreco alimentare. «Esistono servizi simili nei mercati anglosassoni, come Misfits Market, e Imperfect Foods negli Usa, ma non in Europa continentale. Durante il primo lockdown ho capito che era giunto il momento di “metterlo a terra” vista l’accelerazione di due importantissimi trend di consumo: la crescita dei servizi di spesa online e l’aumentata sensibilità verso scelte di acquisto più sostenibili.
Il bacino dei consumatori che vogliono spostarsi verso scelte di consumo più green è in costante crescita: nel 2020 il 54% degli italiani ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari, ricorrendo a strategie che vanno dalla riscoperta degli avanzi in cucina a una maggiore attenzione alla data di scadenza (indagine Coldiretti/Ixe’-Earth Overshoot Day). Inoltre gli acquisti online nel comparto food&grocery sono cresciuti del 55% rispetto al 2019, per un valore assoluto di quasi un miliardo di euro».
Chi sono i vostri fornitori?
«Collaboriamo con oltre 100 produttori agricoli italiani, che coltivano le eccellenze del proprio territorio, tra cui anche presidi slowfood. Come le carote colorate di Polignano, le mele gelato cola dalla Sicilia o il porro di Cervere».
Dov’è il centro logistico?
«Abbiamo un magazzino refrigerato di appoggio nel mercato ortofrutticolo di Milano. Per le attività operative di produzione delle box, lavoriamo con una cooperativa specializzata. Sono impiegati 4 operatori ogni settimana».
Consegne?
«Collaboriamo con operatori specializzati in delivery di ultimo miglio. Per restare fedeli alla nostra mission, cerchiamo di gestire il 60% delle consegne settimanali con chi impiega mezzi a basso impatto ambientale, tra cui furgoni refrigerati elettrici o cargo bike».
Dove operate?
«Distribuiamo in abbonamento a oltre 50 Comuni tra Milano, hinterland, Torino, Varese, Monza e Brianza. Dalla partenza ad aprile 2021, in meno di un anno, abbiamo consegnato 14.000 box (Bonsai e Jungle, 6 e 10 kg)». Oggi sono oltre 20.000.
Obiettivi?
«Estendere la nostra offerta di prodotti ed espandere le nostre aree di consegna su altre città italiane. Puntiamo a generare un volume totale di oltre 40.000 box consegnate all’anno». Info: www.babacomarket.com
Tratto dall’articolo “Delivery: comodità per tutti, business per molti” pubblicato su Millionaire di maggio.