Poco più che ventenni, due studenti italiani nel 2015 (ancor prima degli ingegneri Apple) hanno pensato di rendere l’elettrocardiogramma alla portata di tutti. Con un dispositivo facile da utilizzare e al tempo stesso affidabile. Così hanno creato D-Heart che, abbinato a un’app, permette a chiunque di effettuare un Ecg in autonomia, inviare il tracciato a un medico e monitorare lo stato di salute del proprio cuore. Da allora, Nicolò Briante e Niccolò Maurizi, oggi 27 e 28 anni, hanno collezionato un successo dopo l’altro. Fino al prestigioso Compasso d’Oro, gli “Oscar del design” assegnati dall’Associazione per il disegno industriale. D-Heart è tra i 18 vincitori del 2020.
«Siamo molto orgogliosi. È un grande riconoscimento per il nostro duro lavoro in questi anni» commentano i due giovani soci. App, dispositivo e packaging sono stati realizzati con Design Group Italia, uno studio di design con sede a Milano e uffici a New York, San Francisco e Reykjavik.
Quello che ha convinto la giuria è «la tecnologia medica resa familiare e trasposta nella vita quotidiana». Il dispositivo, in vendita in 32 Paesi di 4 continenti, consente ai pazienti cardiopatici cronici di essere seguiti a distanza. Un plus nell’anno del Covid, che ha reso sempre più indispensabili i servizi di telemedicina e ne ha accelerato lo sviluppo. Con D-Heart, i pazienti possono eseguire l’Ecg senza andare in ospedale, quindi limitando i rischi di contagio. Tramite l’app si può registrare un elettrocardiogramma a 8 derivazioni (da parte del paziente) o a 12 (da parte di un operatore sanitario).
«Io e Niccolò eravamo vicini di stanza all’Almo Collegio Borromeo di Pavia» aveva raccontato Briante, laurea in Giurisprudenza e passione innata per l’impresa, in un’intervista a Millionaire. «Un infarto a 16 anni gli ha cambiato la vita. Ha dovuto rinunciare al sogno di diventare un nuotatore, ma ha trasformato la sua cicatrice in un’opportunità. Oggi è un medico, ricercatore in cardiologia dell’Università di Firenze». Qui la storia completa.