William Shu, fondatore e Ceo di Deliveroo, ha deciso di condividere i risultati positivi dell’azienda di food delivery con i suoi 2000 dipendenti, impiegati in 12 Paesi. Dal “premio” sono esclusi i riders, cioè gli addetti alle consegne che non hanno contratti a tempo indeterminato.
«Voglio che tutti voi siate proprietari dell’azienda e abbiate una piccola quota» ha detto Shu ai lavoratori in una nota riportata da Sky News Uk. «Perché il successo di Deliveroo non è solo il mio successo, è il nostro successo».
Non essendo quotata in Borsa, Deliveroo garantirà ai dipendenti, attuali e futuri, indipendentemente dal livello di esperienza o di anzianità aziendale, delle share options da riscattare quando la società si quoterà o in caso di exit. L’investimento complessivo è di 10 milioni di sterline, circa 5000 a lavoratore.
«I dipendenti hanno reso l’azienda quella che è oggi» ha commentato Shu. «La nostra crescita e il nostro successo sono stati possibili grazie al duro lavoro, all’impegno e alla passione delle persone che hanno contribuito a rendere l’azienda ciò che è oggi. Per questo meritano riconoscenza».
Da investiment banker a startupper
William Shu, 38 anni, americano, nel 2013 ha avuto un’idea semplice ma geniale: costruire una piattaforma che mette in contatto i ristoranti con i clienti, da una parte, e con i fattorini che consegnano nel minor tempo possibile, dall’altra. «Quando facevo l’investment banker a Londra trascorrevo tantissimo tempo in ufficio e ordinavo il cibo, ma la qualità era molto bassa. I ristoranti che amavo di più non avevano alcun interesse a organizzare un loro servizio di consegna». Così Shu crea Deliveroo, che ha sede a Londra, ma oggi è attivo in oltre 200 città di 12 Paesi, dal Regno Unito a Hong Kong, Italia inclusa. Dopo l’ultimo round di investimento, lo scorso autunno, l’azienda è stata valutata circa 2 miliardi di dollari. Cresce e assume: negli ultimi due anni ha creato circa 600 posti di lavoro a Londra, nel settore della tecnologia.