Francesco Cracolici, CEO & GP di Nomadic Minds, è un business angel dei paesi emergenti. Un giovane innovatore con una straordinaria esperienza nel mondo del venture alternativo. I suoi club di investimento hanno raggiunto 26 Paesi, supportando oltre 200 startup che hanno raccolto 390 milioni di dollari negli ultimi dieci anni. Cracolici ha investito con alcune delle menti più brillanti al mondo, come Peter Thiel, il fondatore di PayPal.
La sua specializzazione sono i mercati meno attenzionati e in via di sviluppo, e infatti ha riunito milionari della Silicon Valley per investire in tutto il mondo: dall’Etiopia alla Mongolia, al Marocco, al Brasile. «Ogni volta che vedo un’azienda interessante, io faccio un syndicate, cioè creo un gruppo di investitori che potrebbero essere interessati, e investiamo», racconta Cracolici.
Il percorso professionale di Cracolici è iniziato a Londra, dove si è trasferito “senza nemmeno parlare l’inglese”. Dopo un’esperienza in diverse startup, nel 2019 ha deciso di fondare Nomadic Minds, un’azienda con l’obiettivo di supportare l’ecosistema tech dei mercati emergenti. «Nel frattempo io lavoravo con uno dei più grandi acceleratori d’Europa, The Family. Dedicavo metà del mio tempo alla mia azienda e metà a loro», racconta Cracolici. «Dopodiché The Family ha passato un periodo di crisi, quindi mi sono spostato nella Silicon Valley». Nel 2020 ha iniziato a gestire Star Venturew, un programma di accelerazione che ha raggiunto 26 Paesi, supportando oltre 200 startup che hanno raccolto 390 milioni di dollari. «È proprio nelle aree in via di sviluppo che l’innovazione può fare la differenza migliorando la vita delle persone», spiega Cracolici.
Il primo e unico club di business angel della Mongolia
Il suo successo più recente è quello realizzato in Mongolia lo scorso giugno. «Mi sono trovato lì per un lavoro di consulenza e mi sono reso conto che non c’era un angel club, la spina dorsale degli ecosistemi di cui solitamente mi occupo», racconta Cracolici a Millionaire. L’imprenditore palermitano ha quindi contattato alcune banche di sviluppo, delle istituzioni sopranazionali create dagli Stati per promuovere lo sviluppo economico nei Paesi emergenti. «Ho chiesto di raccogliere i fondi per fondare il primo Angel Club della Mongolia. Si prevede che la crescita economica della Mongolia salirà al 6,1% nel 2024: sta attraversando un periodo di forte boom economico». La Mongolia è anche il secondo produttore mondiale di rame e ha riserve significative di oro e uranio, spiega Cracolici, un elemento di interesse primario per gli investitori. È nato così, lo scorso giugno, il Nomadic Angel Club, di cui Cracolici è stato eletto presidente. Nel club sono stati coinvolti circa 150 investitori, tra cui imprenditori della Silicon Valley, e il gruppo investe su una startup al mese.
La via dei mercati emergenti: passione e innovazione
L’idea di dedicarsi ai Paesi in via di sviluppo, spiega Cracolici, è arrivata dopo aver letto The Prosperity Paradox: How Innovation Can Lift Nations Out of Poverty di Clayton M. Christensen. Christensen è un professore di Harvard che affronta tematiche di povertà e innovazione. Secondo lui, l’unico modo per sollevare le persone dalla povertà assoluta è quello di creare startup innovative nei Paesi emergenti. «La differenza tra Ruanda e America è che 400 anni fa l’America ha creato un sistema per innovarsi e creare aziende, il Ruanda no, e come risultato l’America è l’America e il Ruanda è il Ruanda», racconta Cracolici, parlando del libro che lo ha profondamente influenzato. «Dopo aver letto di ciò, ho pensato fosse una bella missione a cui dedicarmi. Andavo in giro a fare consulenza ai governi dei Paesi Emergenti su come creare questo eco-sistema startup. Il passo successivo è stato quello di trovare professionisti per continuare a investire».
Articolo pubblicato su Millionaire di novembre 2023.
