Gli intramontabili mattoncini Lego resistono alla crisi da pandemia e lockdown. E, mentre altre aziende del settore registrano perdite e cali delle vendite, l’impresa danese segna un +7% di fatturato nei primi sei mesi del 2020. Merito soprattutto dell’e-commerce, come ha sottolineato il Ceo Niels Christiansen, annunciando i dati la scorsa settimana.
«Durante il primo semestre, abbiamo visto i vantaggi dei nostri investimenti in iniziative di crescita a lungo termine, come l’e-commerce e l’innovazione di prodotto. Il nostro ampio portafoglio ha attirato i costruttori di tutte le età, la nostra piattaforma e la filiera agile globale ci hanno permesso di soddisfare la domanda online». Così le vendite sono aumentate del 14%, il fatturato è cresciuto di circa 2 miliardi (15,7 miliardi di corone danesi) e l’utile operativo di 520 milioni (+11%) in sei mesi.
«Molte delle principali tendenze che stanno plasmando il nostro settore, come la digitalizzazione e il commercio elettronico, stanno accelerando a causa della pandemia” ha spiegato Christiansen. Nel primo semestre, i visitatori della piattaforma Lego sono stati oltre 100 milioni, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2019. Ma la società ha intenzione di investire ancora anche sull’offline, con l’apertura di 120 nuovi negozi nel 2020, 80 dei quali in Cina. «Continuiamo a vedere grandi opportunità in un modello omnichannel».
La storia: da laboratorio di carpenteria a leader mondiale
Il gruppo Lego è stato fondato nel 1932 da Ole Kirk Kristiansen. Nato in una famiglia povera, Kristiansen inizia a lavorare come carpentiere giovanissimo. Mette da parte una piccola somma, che gli permette di aprire una sua bottega di falegname a Billund. Nel 1924 un incendio manda in rovina il negozio. Ma il danno non ferma il futuro imprenditore. Kristiansen ricostruisce il laboratorio, lo amplia e comincia a produrre, oltre ai mobili, anche giocattoli in legno. Da quel piccolo laboratorio nascerà la Lego.
Il nome è un’abbreviazione delle parole danesi “leg godt” che significano “gioca bene“. Tramandata di padre in figlio, la società è ora di proprietà di Kjeld Kirk Kristiansen, nipote del fondatore. Ed è attualmente il più grande produttore di giocattoli al mondo per utili e fatturato. Leggi qui la storia completa.