Il gruppo nato a gennaio 2021 dalla fusione tra Fca e Peugeot (Psa) annuncia i risultati economici del primo anno. «Risultati record» sottolinea Carlos Tavares, il Ceo di Stellantis. Utile netto di 13,4 miliardi di euro, quasi triplicato in un anno, ricavi in aumento del 14%, pari a 152 miliardi, nel 2021. Il gruppo prevede un dividendo da 3,3 miliardi. Ma premia anche i dipendenti: 1,9 miliardi di euro ridistribuiti ai lavoratori in tutti i paesi in cui Stellantis è presente. Un ringraziamento per «il loro instancabile impegno».
«I dipendenti sono il cuore di Stellantis. È grazie alla loro continua attenzione all’esecuzione e all’eccellenza che siamo stati in grado di raggiungere risultati record nel nostro primo anno» ha detto Tavares.
«Ogni dipendente ha assunto il compito straordinario nel 2021 di combinare due case automobilistiche mentre affrontava gravi sfide esterne». Il riferimento è alla pandemia e alla crisi dei semiconduttori che ha colpito l’industria dell’automotive.
Per i lavoratori italiani il premio «sarà pari a 450 euro e va ad aggiungersi a quello di efficienza definito nel CCSL (il contratto collettivo) che mediamente è stato di 1.400 euro» ha spiegato in una nota il segretario nazionale di Fim-Cisl Ferdinando Uliano.
Nel 2021 Stellantis ha lanciato più di 10 nuovi modelli. Ha accelerato sulla vendita dei veicoli a basse emissioni (arrivando a 388.000 unità, in aumento del 160%), ha raggiunto il suo record nelle vendite mondiali di pickup, con circa un milione di mezzi venduti. Il gruppo ha già annunciato «ambiziosi piani» per l’elettrificazione e il software nel 2022, con un programma di investimenti di oltre 30 miliardi entro il 2025 e nuove partnership. Il prossimo piano strategico sarà presentato il 1° marzo.