Investiamo nel futuro

Di
Filippo Addarii
14 Settembre 2023

Chris Richmond è il fondatore di Mygrants la startup innovativa che si occupa di formazione e inserimento lavorativo di persone migranti.

 

Lendlease, il colosso australiano della rigenerazione urbana, ha investito in Mygrants. Per una volta Davide e Golia si sono trovati sullo stesso fronte. Che cosa è successo? Il 14 giugno 2023 Lendlease è entrata nell’equity di Mygrants associandosi a investitori impact quali Opes-LCEF e Avanzi. Sono definiti impact investors perché perseguono un impatto positivo per la società oltre al profitto. Ma questo non è il caso di Lendlease. La multinazionale australiana è un leader mondiale del real estate. Ha 100 miliardi di dollari in progetti di rigenerazione urbana nel mondo, da NY a Sydney. Gestisce fondi immobiliari per 30 miliardi di dollari. Raccoglie capitali dai più grandi investitori istituzionali al mondo e li investe nei progetti che segue in tutte le fasi: dalla progettazione, alla costruzione fino alla gestione negli anni.

In Italia, Lendlease ha due progetti per un valore totale di 5 miliardi di euro: MIND – Milano Innovation District, legacy project dell’EXPO 2015, e Milano Santa Giulia, sviluppo residenziale dove sarà ospitata parte delle Olimpiadi invernali 2026. Mygrants, invece, appartiene a un’altra galassia. È un’impresa for-profit nata a Bologna nel 2017 con l’obiettivo di sfruttare le possibilità offerte dalle nuove tecnologie per trasformare la vita di quelle centinaia di migliaia di persone che ogni anno rischiano la pelle attraversando steppe, deserti e mari per cercare un’opportunità di lavoro e un futuro migliore. L’opinione pubblica li considera delle vittime e lo Stato troppo spesso li tratta come se fossero dei criminali. Chris Richmond, il fondatore di Mygrants, invece è convinto che siano le risorse per il futuro dell’Europa. “My grants” significa “i miei doni”. Poetico! Chris è nato nel 1985 in Costa d’Avorio, è stato adottato da piccolo, ha vissuto tra Stati Uniti e Svizzera, si è laureato in Diritto internazionale e diplomazia e, nel 2010, ha cominciato a lavorare in qualità di analista d’intelligence per Frontex, l’agenzia europea per il coordinamento delle frontiere esterne dell’UE.

 

«Mi sono reso conto delle difficoltà nella gestione dei flussi migratori e nella creazione di processi di inserimento per i migranti. Così ho pensato di realizzare una piattaforma che mappasse le loro competenze e offrisse poi dei percorsi formativi, in linea con il fabbisogno delle aziende».

 

Dopo aver toccato con mano il fallimento delle politiche di contenimento dell’immigrazione sia a livello comunitario che nazionale, ha deciso di fare qualcosa. Ha fondato la società Mygrants per trasformare il fenomeno migratorio in un’opportunità sia per le persone migranti che per i Paesi di destinazione. La sua società oggi eroga due servizi distinti: il primo che si chiama per l’appunto Mygrants, e il secondo Pickme. Mygrants è una piattaforma digitale accessibile da telefono mobile, tablet e PC che permette, gratuitamente, a tutte le persone migranti di personalizzare il proprio percorso sulla base del loro background, delle loro priorità e delle loro ambizioni personali e professionali.

 

 

Mygrants offre percorsi informativi, formativi e di valutazione sotto forma di moduli quiz tematici (tipo Duolinguo) su un’infinità di argomenti e su livelli di progressione in diverse lingue (inglese, francese, italiano e oggi anche ucraino). Nei moduli quiz informativi ci sono: diritti e doveri, il funzionamento del sistema di asilo, il diritto del lavoro, l’orientamento sul territorio, il servizio sanitario nazionale, etc. I moduli quiz dedicati alla formazione e alla valutazione coprono i principali settori professionali dove si trova maggior offerta di lavoro: informatica, finanza, meccanica e meccatronica, segreteria e interpretariato, riparazione e manutenzione di impianti, artigianato, logistica, pulizia e sanificazione. Le persone scelgono quali moduli quiz svolgere e rispondono a quesiti tipo “Quante sono le stelle sulla bandiera dell’Unione europea? 6, 12 oppure 18”? Selezionando l’opzione corretta, accumulano punti che servono a generare delle classifiche. Mentre, se selezionano la risposta sbagliata, possono imparare dai loro errori e, se desiderano, possono ripetere il quiz per migliorare. In base ai contenuti scelti e ai risultati, la piattaforma crea, in automatico, un CV dinamico che fa emergere in modo obiettivo gli interessi, le competenze e le conoscenze pregresse e acquisite, oltre a mettere in risalto i punti di forza, di miglioramento, le motivazioni, la dedizione e la costanza di ogni individuo.

 

A seguito dei Decreti Sicurezza, nel 2021 la società ha lanciato Pickme, una piattaforma dedicata alle piccole e medie aziende, grandi società e agenzie interinali, per permettere loro di identificare i profili più preparati e motivati rispetto ai settori professionali di interesse. Pickme mette a disposizione un nuovo bacino di talenti validati in grado di colmare il crescente fabbisogno occupazionale del mercato valorizzando il merito e prevenendo ragioni di discriminazione. Non sono condivise le informazioni personali o sensibili (nome, cognome, data di nascita, genere, nazionalità o foto del profilo). Oggi sono circa 100 le aziende (per lo più grandi aziende quotate) che usano Pickme. In media, Pickme abilita l’attivazione di oltre 80 tirocini al mese. Il 90% di  essi è convertito dopo 6 mesi in un contratto a tempo determinato o indeterminato. Complessivamente, più di 6.000 migranti hanno avuto la possibilità di trovare un’occupazione professionale in questi due anni. L’avventura di Mygrants non finisce qui. Da un anno la startup sta sviluppando una nuova funzionalità Cashme per fornire l’accesso al credito ai migranti che non hanno una storia creditizia e perciò non possono accedere ai servizi bancari e finanziari di base. Sono 2 miliardi le persone in questa condizione e i migranti sono particolarmente vulnerabili poiché privati della possibilità di ottenere un conto bancario, una copertura assicurativa e una casa.

 

 

Chris ha costituito Mygrants 6 anni fa grazie all’investimento di 10.000 euro da parte di due business angels quando la sua missione sembrava impossibile. Negli anni successivi è riuscito a raccogliere oltre 1 milione di euro in equity da altri investitori. Infine è arrivato il riconoscimento della grande industria a sancire il lavoro e l’impegno di anni. Lendlease ha incontrato Mygrants quando, su richiesta dellʼAD Andrea Ruckstuhl, gli consigliai di organizzare un workshop per i propri dipendenti con un’organizzazione che permettesse loro di apprendere in prima persona la realtà umana dell’immigrazione. Così Lendlease ha scoperto i talenti che Mygrants coltiva e mette al servizio delle società. Società come Lendlease, che da 70 anni è leader nello sviluppo delle città, riconoscono senza esitazione il potenziale di un nuovo trend e lo colgono al volo. Ora che l’Italia ha fatto un giro di boa sull’immigrazione e, per la prima volta, il governo italiano si è impegnato su un target numerico definito di immigrati da identificare con un processo definito e ordinato, mi aspetto che Mygrants diventi il prossimo unicorno. Dovremo affrettarci tutti a investire in Mygrants. Non vedo l’ora che Chris apra la prima campagna di equity crowdfunding.

 

Articolo pubblicato su Millionaire settembre 2023.

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