«Le esperienze che stiamo costruendo per il metaverso richiedono un’enorme potenza di calcolo (quintilioni di operazioni al secondo!)» scrive Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e Ceo di Meta, che in un post annuncia lo sviluppo di un nuovo supercomputer. «Il più veloce al mondo» lo definisce. Sarà completato entro la metà del 2022. Con quale scopo? Accelerare la ricerca sull’intelligenza artificiale e la costruzione del metaverso.
Si chiama AI Research SuperCluster (RSC). È già in funzione, ma non ancora ultimato. «Ci aiuterà a costruire nuovi e migliori modelli di intelligenza artificiale, a lavorare in centinaia di lingue diverse, a sviluppare nuovi strumenti di realtà aumentata e altro ancora» spiega il gruppo di Menlo Park.
«Attualmente l’intelligenza artificiale può eseguire attività come la traduzione di testi in lingue diverse e l’identificazione di contenuti potenzialmente dannosi». Con il super computer invece le operazioni si potranno moltiplicare. Si potranno costruire nuovi modelli in grado di «imparare da trilioni di esempi; lavorare in centinaia di lingue diverse; analizzare insieme testo, immagini e video senza soluzione di continuità…».
Il supercomputer servirà soprattutto per il metaverso, la piattaforma informatica del futuro su cui Meta ha già investito 10 miliardi di dollari, messo al lavoro 10mila ingegneri e annunciato di volerne assumere altrettanti, in Europa.
«Si può pensare al metaverso come a un Internet immersivo e incarnato, dove invece di visualizzare semplicemente il contenuto, ci sei proprio dentro». Così lo ha definito Zuckerberg lo scorso ottobre. «Probabilmente, sarà una specie di ibrido tra le attuali piattaforme social e la realtà virtuale. Un luogo dove giocare, comprare beni virtuali, collezionare arte virtuale, trascorrere il tempo libero con gli avatar e partecipare a riunioni di lavoro, sempre virtuali».