L’11 luglio, dopo un annuncio a sorpresa, il miliardario britannico Richard Branson ha aperto la nuova era del turismo spaziale, con il primo volo con passeggeri della sua compagnia Virgin Galactic. La navicella spaziale VSS Unity è decollata dalla base di Spaceport America, in New Mexico, con a bordo sei persone. Poco più di un’ora in volo, fino a un’altitudine di 80/90 chilometri. «Sognavo questo momento fin da quando ero bambino, ma niente avrebbe potuto prepararmi alla vista della Terra dallo spazio. È stato magico» ha commentato l’imprenditore al rientro.
In un lungo post sull’esperienza appena vissuta, ha scritto: «Impossibile esprimere a parole cosa si prova a guardare la Terra dall’alto, semplicemente una bellezza indescrivibile. Non vedo l’ora che andiate tutti lassù».
L’obiettivo infatti è rendere lo spazio accessibile al maggior numero di persone possibile. «E trasformare la prossima generazione di sognatori negli astronauti di oggi e di domani» ha sottolineato Branson. «La mia missione, come ho scritto all’interno della mia tuta spaziale, è trasformare il sogno di viaggiare nello spazio in realtà. Per i miei nipoti, per i tuoi nipoti, per tutti».
Dopo altri due voli di prova con equipaggio, Virgin Galactic prevede di lanciare la sua offerta commerciale nel 2022. La compagnia punta a compiere 400 voli all’anno. Circa 600 biglietti sono stati già venduti a viaggiatori di 60 diversi Paesi, a un prezzo tra i 200mila e i 250mila dollari. Tra gli acquirenti ci sarebbe anche l’imprenditore Elon Musk. In più, Branson ha annunciato una partnership con la società di fundraising Omaze (Omaze.com/space) per dare a due persone la possibilità di vincere due posti a bordo.