Davide dal maso
Davide Dal Maso, fondatore e presidente di Social Warning-Movimento Etico Digitale

Safer Internet Day: 10 milioni di italiani hanno subito violazioni. E 1 giovane su 5 naviga online senza controlli, anche di notte

Di
Redazione Millionaire
8 Febbraio 2022

L’8 febbraio è il Safer Internet Day, la giornata internazionale dedicata all’uso consapevole e sicuro della Rete, promossa dalla Commissione Europea. Secondo una ricerca di Unipol, elaborata da Ipsos, sono circa 10 milioni gli italiani che hanno subito violazioni digitali, dal furto d’identità alla clonazione della carta di credito, dalla violazione della privacy al cyberbullismo. Vittime sono soprattutto i giovani della Generazione Z, il 32% ha tra 16 e 26 anni. Seguono Millennials (31%, 27-40 anni), Generazione X (22%, 41-56 anni) e Baby Boomers (11%, 57-64 anni). Le più esposte sono le persone che usano i social con una frequenza medio-elevata (36%).

Più di un 1 italiano su 2 si sente minacciato da possibili violazioni. Ma il 30% degli italiani non percepisce il cyber risk come pericolo, e il 17% non è in grado di valutare i rischi né le relative conseguenze.

Generazione Z e rischi online

Il rapporto tra Generazione Z e sicurezza online è ben approfondito dall’Osservatorio scientifico di Social Warning-Movimento Etico Digitale, la non profit fondata da Davide Dal Maso che forma giovani e genitori sulle opportunità e i rischi della Rete.

Secondo l’ultima ricerca condotta dall’osservatorio, due ragazzi su 3 (65,6%) tra i 12 e i 16 anni non hanno regole in famiglia sull’uso dei social. Il 42% non ha vincoli di orario e naviga più di 4 ore al giorno, 1 su 5 naviga senza controlli anche di notte. E oltre il 30% pensa che gli adulti abbiano scarse capacità online.

Dal sondaggio emerge che i giovani hanno sempre più libertà online, migrano verso nuove piattaforme, meno popolate dagli adulti, TikTok, Snapchat, Twitch.

«È sempre più importante costruire un ponte tra generazioni, per non vivere in realtà diverse in cui i giovani si trovano da soli di fronte ai pericoli del web» dice Dal Maso, 26 anni, social media coach, presidente di Social Warning e membro della Digital Skills and Jobs Coalition della Commissione Europea.

I ragazzi, lasciati spesso soli, sono più esposti ai pericoli della Rete. Il 20,2% degli intervistati dice di aver subito esperienze negative online nell’ultimo anno. Il cyberbullismo continua a riguardare il 30% degli adolescenti. L’hate speech, con insulti e odio online, colpisce quasi 1 ragazzo su 2.

E nuove minacce incombono. «Ultimamente si parla molto di metaverso e di nuovi mondi online, ma siamo sicuri di essere pronti ad affrontare queste realtà digitali?» dice Dal Maso. «La nuova generazione ne è affascinata e sicuramente desiderosa di sbarcarci. Questo però comporterà un ulteriore aumento del gap generazionale, esponendo i giovani a nuovi pericoli in ambienti ancora più sconosciuti per i loro genitori. Questo trend non si può bloccare, non si torna indietro. Si deve agire da subito con programmi di educazione civica digitale che diffondano le competenze di base e avvicinino le generazioni».

Molti ragazzi sono anche inconsapevoli dell’importanza dei social per il loro futuro lavorativo. Il 62,7% non ha mai pensato che i contenuti pubblicati sui propri profili potranno essere valutati durante una selezione di lavoro.

 

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