L’idea a Massimiliano Costa, oggi 36 anni, viene quando realizza un’app di grande successo, ma si scontra con un grandissimo problema: la mancanza di sviluppatori. Così, nel 2019, insieme allo sviluppatore Sasa Sekulic (45) e ad Alessandro Balsamo (36), lancia Develhope (nel gioco di parole fra sviluppo e speranza c’è lo zampino del pubblicitario Paolo Iabichino). Come sede, Massimiliano sceglie Palermo.
«Volevamo una grande città del Sud, considerato che, secondo i dati Eurostat, il Mezzogiorno presenta una disoccupazione giovanile del 50%. E i nostri corsi per formare sviluppatori partono da un dato: nel 2025 al mondo serviranno 98 milioni di queste figure».
I corsi durano 6 mesi, si tengono in remoto e sono molto intensi. Gli allievi scrivono codici tutto il giorno e, in parallelo, seguono anche un percorso di sviluppo delle soft skill.
«Per partecipare, è necessario il diploma di scuola superiore, oltre a grinta e determinazione. Si può anche essere digiuni della materia: mettiamo a disposizione dei precorsi. In genere, i nostri allievi hanno fra i 18 e i 35 anni, ma in teoria il nostro percorso è ideale anche per chi fa reskilling e upskilling. Per chi, licenziato magari a 40-50 anni, vuole costruirsi una professionalità ricercata sul mercato. Facciamo una selezione in entrata che ammette in media il 20% dei candidati e una dopo un mese circa» spiega Massimiliano.
A corso finito, Develhope si occupa di trovare lavoro agli allievi. Il corso costa 3.200 euro più Iva, ma con una particolarità. «I ragazzi pagano solo quando trovano lavoro. Volevamo che la selezione avvenisse sul merito, non sulla possibilità di pagare» spiega Costa.
Per crescere, Develhope si è aperta agli investitori. Di recente, ha registrato un’operazione di 2 milioni di euro guidata da CDP Venture Capital attraverso il Fondo Italia Venture II-Fondo Imprese Sud, che ha deliberato un investimento di 1,5 milioni di euro, insieme a ISI Holding e HU Investment LTD. E, a fine 2021, ha ricevuto 3 premi speciali al Premio 2031 (ex Premio Marzotto).
Tratto dall’articolo “Chi non si forma è perduto (settore della formazione in pieno boom)” pubblicato su Millionaire di febbraio 2022.