Il popolare servizio di streaming musicale adesso pensa anche a tenere compagnia agli animali domestici. Come? Con un generatore di playlist dedicate a cani, gatti, criceti, uccelli e perfino iguane. Si possono trovare canzoni di ogni genere e, oltre alla musica, anche, storie e messaggi “rilassanti” per gli animali lasciati soli in casa.
Per creare una playlist, basta andare sul sito https://pets.byspotify.com. Si seleziona il proprio animale, si scelgono alcuni tratti distintivi (per esempio, rilassato o vivace, timido o socievole, apatico o curioso), infine si aggiungono foto e nome. E il gioco è fatto. A questo punto, un algoritmo crea playlist su misura, in base ai dati inseriti e ai gusti del proprietario di cane o gatto.
L’idea nasce da un sondaggio online condotto da Spotify tra Stati Uniti, Australia, Spagna, Italia e Regno Unito. Secondo la ricerca, il 71% dei proprietari di animali domestici fa ascoltare musica ai propri amici a quattro zampe.
Storia di Spotify
Dietro l’azienda svedese dello streaming, c’è Daniel Ek. A 23 anni Ek era già uno startupper seriale. Creava startup, guadagnava, le vendeva. Ma non era soddisfatto. Così ha mollato tutto per dedicarsi alle sue passioni: musica e tecnologia. Con l’obiettivo di farne un lavoro. Ek ha lavorato per due anni al suo progetto. Nel 2008 ha lanciato Spotify. Dopo 10 anni, lo ha portato a Wall Street. Oggi l’impresa conta 248 milioni di utenti attivi e 113 milioni di abbonati in 79 Paesi.