È uno dei borghi più belli d’Italia, circa 2500 abitanti, tra il Monte Amiata e le colline toscane, in provincia di Grosseto. Santa Fiora attira turisti ma ora punta anche agli smart workers. Con la crescita del lavoro da remoto, e l’arrivo della banda ultralarga, il Comune ha deciso di trasformarsi in un grande “smart village”. È online il bando che permetterà ai lavoratori agili di avere accesso a case in affitto a prezzi scontati e servizi per la vita in paese. Candidature entro il 31 dicembre.
L’iniziativa si rivolge a dipendenti pubblici e privati, professionisti e artigiani, che vogliano gestire il loro lavoro «in modo nuovo, lontano dal caos delle grandi città, realizzando il sogno di vivere, almeno per un periodo, in un piccolo borgo di montagna». Spiega il sindaco Federico Balocchi: «Ci sono persone che amano la vita frenetica mentre per altre è una costrizione. E poi c’è chi desidera alternare la vita nella grande città, alla possibilità di trascorrere almeno la metà dell’anno in un piccolo borgo come il nostro. Ci rivolgiamo a tutte queste persone, mosse da esigenze e obiettivi differenti». Per l’amministrazione comunale, l’obiettivo è attrarre persone e famiglie, che «dopo un periodo di prova» potranno anche scegliere Santa Fiora come la loro residenza permanente.
Gli incentivi per l’affitto
Il bando, con una dotazione complessiva di 30mila euro, prevede «l’erogazione di voucher per coloro che prenderanno casa per almeno due mesi»: copertura del 50% delle spese di affitto, per un massimo di 200 euro al mese per sei mesi «eventualmente prorogabili».
«L’esperienza del Covid-19 ci ha costretto a rivedere l’organizzazione del lavoro, sperimentando su larga scala lo smart working. Alcune strutture turistiche hanno colto questa opportunità con un’offerta su misura per il lavoratore» spiega il sindaco. Lo scorso settembre una società di destination marketing ha anche offerto una postazione in barca a vela, con il patrocinio del Comune di Brindisi. «Nel caso di Santa Fiora è un intero Comune che si propone come smart working village». Nella convinzione che il lavoro da remoto «non sia solo una soluzione temporanea per affrontare l’emergenza, ma possa rappresentare il futuro». E che metta le persone nelle condizioni di essere più felici e al tempo stesso più produttive.
Info e candidature: www.vivinpaese.it/