Retail e fashion, insieme a fitness, benessere e personal care. Ma a livello globale il food & beverage rappresenta oltre il 42% di tutte le attività in franchising. Solo in Francia, il settore ha generato più di 18mila punti vendita, con una crescita annua superiore al 15%.
Il franchising europeo si è consolidato nel 2025 come un ecosistema stabile ma tutt’altro che statico. Il food resta dominante, con servizi e wellness stanno riscrivendo le regole del gioco. Dal canto suo il retail si consolida puntando su efficienza e innovazione di format.
Per imprenditori, investitori e aspiranti franchisee, il messaggio è chiaro: oggi il franchising non è solo una formula commerciale collaudata, ma una piattaforma di crescita che riflette i cambiamenti profondi del modo in cui gli europei mangiano, si prendono cura di sé, lavorano e consumano. Un’evoluzione che vale la pena osservare da vicino. E, per molti, cogliere al volo.
In linea con gli stili di vita
L’Europa si conferma uno dei mercati del franchising più maturi e resilienti al mondo. Germania, Francia e Regno Unito concentrano la quota maggiore delle attività, ma il dato più interessante riguarda la trasformazione dei settori trainanti, sempre più allineati ai nuovi stili di vita europei.
Secondo gli ultimi dati di scenario sul biennio 2024-2025, tre ambiti emergono con forza per dimensione, capacità di innovazione e potenziale di crescita: food & beverage, servizi (con forte spinta su wellness e digitale) e retail evoluto.
Food & beverage: leadership confermata, ma con nuovi equilibri
Il comparto food & beverage resta il pilastro del franchising europeo. A livello globale rappresenta oltre il 42% di tutte le attività in franchising, quota che in Europa risulta ancora più marcata. In Francia, il settore ha generato 32,45 miliardi di euro di fatturato attraverso più di 18mila punti vendita, con una crescita annua superiore al 15%.
Il dato chiave non è solo la dimensione, ma la capacità di adattamento: format veloci, menu flessibili, attenzione al prezzo e alle preferenze locali continuano a rendere il food uno dei modelli più solidi per chi vuole scalare rapidamente, anche in contesti macroeconomici complessi.
Servizi, wellness e digitale: il vero motore del cambiamento
Accanto al food, è il mondo dei servizi a segnare il passo più veloce. Fitness, benessere, educazione e personal care stanno crescendo più rapidamente del retail tradizionale, intercettando nuove esigenze urbane: flessibilità, accessibilità, tecnologia.
In Francia, il segmento dei servizi alla persona è stato quello con le performance migliori:
+40% di punti vendita
+45% di fatturato
+34% di franchisee
Modelli “staffless”, piattaforme digitali e gestione data-driven stanno ridisegnando il concetto stesso di franchising, rendendolo più leggero, replicabile e scalabile. È qui che il franchising si avvicina sempre di più al linguaggio delle startup.
Retail e fashion: meno quantità, più efficienza
Il retail in franchising resta una colonna portante del sistema europeo, ma evolve. Meno standardizzazione rigida, più attenzione a marginalità, format snelli e posizionamento chiaro. Moda accessibile, beni di consumo quotidiano e food retail continuano a offrire opportunità stabili, sia per grandi reti internazionali sia per marchi regionali capaci di strutturarsi.
Il dato interessante è la democratizzazione dell’accesso: investimenti iniziali più contenuti, maggiore supporto operativo e modelli pensati per imprenditori locali, non solo per grandi investitori.
Fare impresa oggi significa scegliere modelli che dialogano con la realtà, non con le nostalgie. I numeri europei lo mostrano chiaramente: il franchising resta una piattaforma concreta per chi vuole costruire valore intercettando trend già in atto, dal food ai servizi, dal wellness al retail evoluto. Non è per tutti, ma per chi cerca una strada imprenditoriale strutturata, scalabile e allineata al mercato, continua a essere una delle opzioni più solide sul tavolo.
Photo cover: iStock / IPGGutenbergUKLtd