Il mercato dell’insuretech italiano accoglie un nuovo tipo di polizza auto digitale che punta all’innovazione e alla sostenibilità.
Unipolsai, del gruppo Unipol, la settimana scorsa ha lanciato BeRebel. Si tratta di un’assicurazione auto “pay-per-use”. Si paga essenzialmente in base ai km percorsi, con sconti se “guidi bene”, come afferma la compagnia, ed è particolarmente adatta a chi percorre in un anno meno di 10-12 mila chilometri.
L’approccio di Unipol è disruptive, perché al contrario delle tradizionali polizze, BeRebel si basa sul consumo. E l’invito della compagnia è anche quello di essere più coscienti di quanto si utilizza la propria auto, in un’ottica di sostenibilità.
L’azienda è particolarmente attenta all’aspetto green del mercato auto. Nel concreto, BeRebel calcola le emissioni di CO2 corrispondenti ai km percorsi dal veicolo assicurato e il rispettivo costo di compensazione. Se si sceglie di “compensare” le proprie emissioni, la compagnia si offre di versare la somma equivalente.
Come funziona la polizza BeRebel
L’assicurazione auto mensile di BeRebel, di circa 10 euro, include 200 km gratis. A fine mese i km aggiuntivi vengono conguagliati al costo indicato in polizza.
La polizza, che si basa su un approccio su misura per chi guida, è al momento disponibile solo per privati, ha spiegato Unipolsai. Include l’installazione di un dispositivo telematico nel veicolo che conteggia i km percorsi, fornisce assistenza in caso di sinistro e rileva le abitudini d’uso del guidatore.
Due punti di forza che mirano ad attirare i guidatori più giovani: si può interrompere quando si vuole e si può acquistare sia sul sito di BeRebel che su app.
La polizza può essere infatti gestita da un’unica app per tutte le auto di famiglia con estratto conto unico a fine mese. Con l’app si può anche simulare il costo annuo, tenere sotto controllo i costi complessivi e conservare tutti i documenti assicurativi in formato digitale.
