Lanfranco Beleggia, 68 anni, marchigiano, è un brillante esempio di self made man. Ma la sua vita non è sempre stata divisa tra hotel di lusso e consigli di amministrazione.
«Mio padre faceva il legnaiolo, vivevamo in campagna. Dopo le elementari, i maestri indirizzavano i bambini più brillanti verso le scuole medie, gli altri all’avviamento agrario. A me consigliarono il lavoro dei campi. Quello fu un segnale. Ci misi anni a capire che era un segnale sbagliato» esordisce Beleggia.
«Fino a 21 anni, ho fatto vari lavori, fra cui il lavamacchine nella stazione di servizi rilevata nel frattempo da mio padre. Non riuscivo proprio a capire che cosa volevo fare nella vita. Un giorno, vado a pagare l’assicurazione e l’impiegata mi chiede che lavoro faccio. “Il lavamacchine” rispondo. “Secondo me, potresti fare di più” commenta lei. È stato un altro segno; giusto, questa volta».
Mettendo insieme due fattori (il distretto della pelletteria e un lavoro in cui conta la meritocrazia), diventa un rappresentante di cinturini in pelle. Lo fa per dieci anni, scala posizioni, diventa direttore commerciale. Poi nel 1979 fonda la sua impresa Bros Manifatture. «Da venditore a imprenditore: ho fatto il salto, perché mi sono reso conto che non era poi così complicato. A volte siamo bloccati da tante paure, ma è sbagliato. Si può fare tutto, se lo vogliamo. Con costanza, passione, volontà si può affrontare il mercato con coraggio».
E la scelta del settore? «Sono rimasto in quello che conoscevo da venditore, ma l’ho migliorato. Ho puntato sul servizio, ho risolto problematiche di cui nessuno si era occupato prima. Le cose fatte bene si possono sempre fare meglio». L’azienda cresce e, nel tempo, fa acquisizioni di prestigio: Brosway, Rosato, Pianegonda, S’Agapò… «Quello che mi piace, prima o poi lo voglio avere. Ed evitare che marchi italiani finiscano in mani straniere. E poi mai accontentarsi: quando le cose vanno bene, bisogna sempre darsi nuovi traguardi».
Consigli agli aspiranti imprenditori? «Ai miei tempi si diceva “È tardi: le opportunità sono finite”. Ma le opportunità ci sono sempre. Qualsiasi cosa può andare bene, se fatta con le idee giuste. Il mio segreto? Sono felice. Ho 68 anni e ogni mattina sono contento di andare in azienda: lavorare mi diverte».
Info: www.brosmanifatture.it