«Siate impazienti, con la mente aperta, pieni di speranza». Ecco il messaggio ai giovani laureati del 2020 di Sundar Pichai. Il Ceo di Google e Alphabet ha partecipato il 7 giugno alla cerimonia di laurea virtuale organizzata da YouTube. Oltre 4 ore di live streaming, più di 8 milioni di visualizzazioni e grandi ospiti, dall’ex presidente Barack Obama a Beyoncé.
Nel suo discorso, Pichai ha ricordato le sue umili origini. Cresciuto in India, in un appartamento di due stanze, è arrivato negli Stati Uniti quando aveva 20 anni grazie a una borsa di studio per Stanford. È entrato a Google nel 2004. Da lì, una carriera straordinaria. Ha inventato Chrome, ha conquistato la fiducia di Larry Page e Sergei Brin, è diventato Ceo della holding Alphabet.
Abbiate speranza
«Non avrei mai immaginato di tenere un discorso senza pubblico dal mio giardino. Né avrei mai pensato di condividere un palco virtuale con l’ex presidente degli Stati Uniti (Obama), una first lady, Lady Gaga, Queen B (Beyoncé) e i BTS» ha esordito Pichai. «Non penso che questa sia la cerimonia di laurea che qualcuno di voi aveva immaginato. In momenti bui come quello che stiamo vivendo, può essere difficile trovare la speranza, ma voi ce la farete». Come ce l’hanno fatta altri giovani in passato. Pichai cita diversi esempi, da chi si è laureato con la pandemia del 1920 alla classe del 2001, l’anno dell’attentato alle Torri gemelle. «Tutti loro hanno dovuto affrontare nuove sfide e tutti hanno avuto la meglio. La storia dimostra che abbiamo buone ragioni per avere speranza». E un’ulteriore dimostrazione arriva dalla vita di Pichai.
Trovate la vostra passione
Il Ceo di Google ha ricordato le difficoltà vissute da ragazzo. Ha raccontato quando ha lasciato l’India per proseguire gli studi a Stanford, 27 anni fa.
«Mio padre ha speso l’equivalente di un anno di stipendio per il mio biglietto aereo per gli Stati Uniti. Era la mia prima volta in assoluto su un aereo. L’America era costosa. Una telefonata a casa costava più di 2 dollari al minuto e uno zaino costava quanto lo stipendio mensile di mio padre in India. Mi mancavano la famiglia, gli amici, la mia fidanzata che oggi è mia moglie. L’unica cosa che mi ha portato da lì a qui, oltre alla fortuna, è stata una profonda passione per la tecnologia e una mente aperta» ha raccontato Pichai.
«Sono cresciuto senza avere accesso alla tecnologia. Abbiamo avuto il primo telefono in casa quando avevo 10 anni. Non ho avuto accesso a un computer fino a quando sono venuto in America. E, il nostro televisore, quando finalmente ne abbiamo avuto uno, aveva un solo canale. Quindi immaginate quanto sia sbalorditivo per me oggi parlare su una piattaforma con milioni di canali».
Siate impazienti e cambierete il mondo
«Al contrario, voi siete cresciuti con computer di tutte le forme e dimensioni. Ma probabilmente c’è qualcosa sulla tecnologia che vi rende impaziente. Non perdete quell’impazienza. Genererà la prossima rivoluzione tecnologica e vi consentirà di creare cose che la mia generazione non potrebbe nemmeno sognare. Potreste essere altrettanto frustrati dall’approccio della mia generazione ai cambiamenti climatici o all’istruzione. Quell’insofferenza creerà il progresso di cui il mondo ha bisogno. Renderete il mondo migliore a modo vostro, anche se non sapete ancora esattamente come».
L’importante, secondo Pichai, è avere una mentalità aperta per poter riconoscere le proprie passioni. «Prenditi il tempo per trovare la cosa che ti appassiona più di ogni altra al mondo. Non quello che i tuoi genitori vogliono che tu faccia o la cosa che fanno tutti i tuoi amici o quello che la società si aspetta da te. Sii aperto, sii impaziente, sii fiducioso. Hai la possibilità di cambiare tutto. E sono sicuro che lo farai».
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