Un “piccolo” passo per la Nasa, un grande passo per le ambizioni spaziali di Elon Musk. Il 30 maggio la sua SpaceX effettuerà la prima missione in orbita con equipaggio. In partnership con l’agenzia americana, porterà i due astronauti Douglas Hurley e Robert Behnken sulla Stazione spaziale internazionale (Iss).
La missione rientra nel programma di voli commerciali promosso dalla Nasa. È considerata “storica” per diversi motivi. La Nasa riporterà gli astronauti americani in orbita, con un lancio dal suolo americano, per la prima volta dal 2011, dopo il ritiro dello Space Shuttle. E per la prima volta gli astronauti viaggeranno a bordo di un veicolo costruito da un’azienda privata, nell’ambito di una collaborazione pubblico-privata.
Open your eyes, look up to the skies
— Elon Musk (@elonmusk) May 22, 2020
Tutto pronto per il countdown. Il lancio della navicella Crew Dragon – inizialmente previsto per il 27 maggio, ma annullato a causa del maltempo – avverrà alle 15.22 ora locale (le 21.22 in Italia) dalla piattaforma 39A, la stessa dell’Apollo 11, a Cape Canaveral, in Florida. E in diretta streaming sui canali web della Nasa.spacex
Human spaceflight is returning to America! 🇺🇸🚀
WHO: @AstroBehnken & @Astro_Doug
WHAT: #LaunchAmerica mission
WHEN: May 30
WHERE: @NASAKennedy
HOW: Aboard @SpaceX’s Crew Dragon spacecraftFind out when to watch NASA TV coverage of this historic mission: https://t.co/RgaWO21sTN pic.twitter.com/ZfylKOvdBs
— NASA (@NASA) May 28, 2020
Com’era stato annunciato lo scorso febbraio, il nome della missione è Demo-2. Sarà infatti la seconda missione dimostrativa di Crew Dragon dopo la Demo-1 del 2019. Allora la navicella spaziale era riuscita a raggiungere la Iss, attraccare, sganciarsi e tornare sulla Terra con un atterraggio controllato, senza equipaggio. Stavolta ci saranno due persone a bordo. Il veicolo si muoverà a una velocità di 27mila chilometri orari. Raggiungerà la Iss in meno di 20 ore. Aggancerà la stazione in autonomia. A quel punto Doug Hurley e Bob Behnken si uniranno ai colleghi per condurre esperimenti a bordo. Rientreranno dopo almeno un mese, atterrando al largo della costa atlantica della Florida.
La missione servirà per convalidare il sistema di trasporto di SpaceX ed è l’ultimo test per certificare il sistema di voli regolari con equipaggio verso la stazione spaziale.
Dalla Iss a Marte, il sogno di Elon Musk
Per Musk è un grande traguardo. Dopo anni di ricerche, test, tentativi falliti e successi, è riuscito a portare la sua navicella spaziale sulla stessa piattaforma delle storiche missioni Nasa. E nella visione dell’imprenditore la Iss è solo la prima meta del lungo viaggio nello spazio di SpaceX.
Nel 2023 l’azienda porterà il giapponese Yusaku Maezawa in viaggio attorno alla Luna per una settimana. La prima spedizione “cargo” su Marte è prevista nel 2022: servirà a individuare le risorse idriche, identificare i pericoli e predisporre le prime infrastrutture. La seconda missione, con merci ed equipaggio, partirà nel 2024. I viaggi iniziali serviranno a porre una base su Marte, «da cui potremo costruire una città prospera e una civiltà autosufficiente» si legge sul sito della compagnia.