Il lusso made in Italy non va in crisi. Dopo Lamborghini, anche Ferrari ha annunciato oggi di aver battuto il proprio record di vendite. Per la prima volta, il Cavallino rampante ha superato le 10mila auto vendute in un anno: per l’esattezza, nel 2019 sono state consegnate 10.131 vetture, in aumento del +9,5% rispetto al 2018.
La crescita più consistente è data dal mercato asiatico: Cina continentale, Hong Kong e Taiwan hanno registrato un incremento del 20,3%, la regione EMEA è cresciuta del +15,8%, solo l’America ha registrato un calo (-3,3% tra Usa, Canada, Messico, Caraibi, America centrale e meridionale). Un andamento che riflette “le scelte di riequilibrio geografico operate da Ferrari in funzione del ritmo di introduzione dei prodotti e delle liste di attesa” spiega la casa di Maranello in una nota.
I ricavi netti, a 3,8 miliardi nel 2019, sono in aumento (+10,1%). L’utile netto invece è in calo dell’11% rispetto al 2018, a 699 milioni di euro.
Sulla base dei risultati, Ferrari ha rivisto le previsioni 2020 al rialzo, rispetto al piano annunciato nel Capital Markets Day del 18 settembre 2018. L’obiettivo è arrivare a ricavi maggiori di 4,1 miliardi (la stima era maggiore di 3,8).
A gennaio, per il secondo anno consecutivo, Ferrari ha conquistato il titolo di marchio più forte del mondo. È in cima alla classifica annuale di Brand Finance che valuta i 500 brand più importanti del Pianeta. Ha ottenuto un rating AAA+ e un punteggio di 94,1 su 100. Il valore del marchio ammonta a 9,1 miliardi di dollari, in crescita del 9% rispetto allo scorso anno, anche grazie all’aumento delle vendite.