Revolut raccoglie 800 milioni di dollari in un round Serie E. L’azienda, fondata da Nik Storonsky nel 2015, raggiunge così una valutazione di 33 miliardi di dollari. È la fintech che vale di più nel Regno Unito, la seconda in Europa. Nel capitale entrano due nuovi investitori, SoftBank Vision Fund 2 e Tiger Global Management. I fondi serviranno a supportare i piani di crescita, in termini di prodotto, e l’espansione internazionale. Dopo gli Stati Uniti, Revolut ha già annunciato l’ingresso in India e in “altri mercati internazionali”.
«La nostra missione è creare una super app finanziaria globale che consenta ai clienti di gestire tutte le loro esigenze finanziarie attraverso un’unica piattaforma» ha commentato il Ceo e founder Storonsky. «I nostri servizi saranno sempre più personalizzati, per rispondere alle esigenze quotidiane dei nostri clienti, sempre con tariffe basse e trasparenti» ha assicurato. «E non vediamo l’ora di utilizzare questo investimento per progredire con la nostra missione».
L’idea di un ex trader
Classe 1984, arrivato a Londra dalla Russia, Storonsky ha iniziato a lavorare come trader per le grandi banche della City, passando da Lehman Brothers a Credit Suisse. Nel 2015 ha lasciato tutto per creare Revolut, insieme a Vlad Yatsenko, ex sistemista di Deutsche Bank. «Sogno di fare una rivoluzione nel mondo bancario. E creare una piattaforma globale che permetta a tutti di gestire le proprie finanze in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo con il proprio smartphone» aveva raccontato in un’intervista a Millionaire. Oggi la fintech, attiva anche in Italia, ha 16 milioni di clienti in tutto il mondo. Impiega oltre 2000 persone.
Lo scorso febbraio ha introdotto un modello di organizzazione del lavoro super flessibile: i dipendenti possono scegliere se lavorare da casa (anche da un altro Paese per 60 giorni l’anno), in ufficio o combinando le due modalità.
