La startup del Buy Now Pay Later, da poco diventata unicorno, annuncia oggi un nuovo investimento: 27 milioni di dollari da parte di Poste Italiane. Un incremento al round Serie B dello scorso febbraio, che ha portato Scalapay a essere valutata più di miliardo.
La raccolta totale supera così i 727 milioni di dollari di finanziamenti. I nuovi fondi saranno utilizzati per continuare ad ampliare il team, a livello globale, per sviluppare ancora il prodotto e rafforzare il brand.
La fintech permette di fare acquisti a rate, online o in negozio, senza interessi. Propone un modello win-win per gli acquirenti e per gli e-commerce (che possono aumentare le loro entrate e il tasso di conversione). I ricavi arrivano da una commissione che i merchant pagano per l’utilizzo del servizio.
Il fondatore e Ceo di Scalapay è Simone Mancini, 34 anni. Cresciuto in Australia, figlio di missionari, nel 2019 è rientrato in Italia con moglie, tre figli e la sua idea innovativa. «Non immaginavo di andare così veloce» ci ha raccontato in un’intervista. «Si può fare startup in Italia. Non è la Silicon Valley, non è Tel Aviv, ma è un luogo dove ci sono imprenditori fantastici».
E in effetti l’azienda è cresciuta in fretta. Oggi ha più di 150 dipendenti. In meno di tre anni, ha convinto migliaia di merchant, oltre 3000 brand online e 5000 negozi fisici, tra l’Italia e altri otto Paesi europei. Nel 2021 è stata premiata come Startup of the Year, durante #SIOS21 Winter Edition. E LinkedIn l’ha inserita tra le 10 migliori startup italiane che continuano a crescere e ad assumere.