Dopo le auto, arrivano i mezzi volanti. Uber, la società statunitense che offre un servizio di trasporto privato, mettendo in contatto passeggeri e autisti via app, punta anche sui velivoli. Durante il secondo Uber Elevate Summit organizzato a Los Angeles, l’8 e il 9 maggio, ha presentato al pubblico i primi prototiti di “taxi” volanti.
Un volo con un clic entro il 2023
L’obiettivo è effettuare i test entro il 2020. E rendere gli spostamenti in volo disponibili per i clienti Uber entro il 2023. Le sperimentazioni saranno condotte a Dallas e Los Angeles, ma la compagnia è alla ricerca di una terza città partner fuori dagli Stati Uniti, tramite candidatura online.
Uber ha creato una rete di costruttori, sviluppatori, partner istituzionali e commerciali. Non produrrà direttamente i propri mezzi, ma si affiderà a società che già producono velivoli a decollo e atterraggio verticale (VTOL). Come Embraer, Pipistrel e Karem, cui la società californiana richiede potenza, rumore minimo e capacità produttiva. Un altro accordo importante è quello stretto con la NASA, per la simulazione e lo sviluppo del futuro servizio di trasporto aereo.
Il primo UberAir sarà elettrico con un’autonomia di quasi 100 chilometri, volerà a più di 1.000 piedi di altezza alla velocità di 240-320 chilometri orari. E come per le automobili, anche in volo Uber punta alla guida autonoma, senza pilota.