creatività

«Vuoi innovare? Non innamorarti della prima idea»

Di
Silvia Messa
24 Aprile 2019

Ce l’hai messa tutta. Hai avuto un’idea creativa, che ti sembra bellissima. Te la coccoli, la sviluppi. Peccato che non funzioni, alla prova dei fatti. Allora? Devi avere il coraggio di cambiarla. Incaponirti non ti porta da nessuna parte. Ce lo spiega Giampaolo Rossi, esperto di comunicazione, public speaking e leadership, che anima convegni e facilita gruppi di lavoro per trovare soluzioni innovative. Che fare?

1. NON METTERTI COMODO «L’innovazione è la creatività declinata in qualcosa di utile, altrimenti è un esercizio di fantasia. Non fermarti alla prima idea che ti sembra vincente. Il tuo istinto di conservazione ti fa lavorare in modalità energy saving, quindi, quando trovi una soluzione, ti spinge a fermarti lì. Se invece ti costringi a rimischiare le carte in gioco e
non fermi il processo genererai nuove idee e, dal confronto e dal mix, verrà fuori la vera idea vincente».

2. TROVA SOLUZIONI ALTERNATIVE «Anni fa, un’azienda voleva donare un’incubatrice a un ospedale di Aceh, in Indonesia, dal costo di 40mila dollari. Il problema era che, statisticamente, dopo 18 mesi si sarebbe guastata, richiedendo interventi di manutenzione. Le prime idee furono comprare due incubatrici in modo da poterne cannibalizzare una per i pezzi di ricambio e fare corsi di formazione ai tecnici locali. Ma poi invertirono il concetto. Non pensarono a cosa mancava nel Paese di destinazione, ma a cosa era disponibile: molti fuoristrada. Venne l’idea di costruire un’incubatrice con i pezzi della Toyota: fari alogeni per scaldare il neonato, la ventola del motore per condurre il caldo verso il corpicino e la batteria dell’auto per alimentare il tutto. A quel punto qualsiasi meccanico era in grado di riparare l’incubatrice con pezzi di ricambio disponibili sul posto. L’incubatrice fatta con i pezzi della Toyota è un’idea di Timothy Prestero di Design that matters».

3. NON ACCONTENTARTI «Pensa in grande. Già gli altri scommettono contro di te, non farlo tu. Se penso in grande realizzerò qualcosa spingendomi ai limiti delle mie possibilità. Se penso in piccolo mi accontenterò».

4. NON BLOCCARTI SE SBAGLI «L’errore è parte del processo. Abbi la forza di cambiare strada, quando succede qualcosa di imprevisto, per raggiungere gli obiettivi. Come diceva il generale Von Clausewitz: «Nessun piano si realizza per come l’hai pensato». È improbabile prevedere le variabili che possono condizionare il tuo piano. Abbandona il “Ho sempre fatto così”. “Successo” è un participio passato. Il tuo compito è “far succedere”, cambiando e innovando».

INFO: www.fabbricadilampadine.it

Tratto da Millionaire di dicembre-gennaio 2019. Per acquistare l’arretrato scrivi a abbonamenti@ieoinf.it
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