Era il 14 febbraio del 2005 quando tre ex dipendenti di PayPal, Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim, davano vita a quella che sarebbe diventata la piattaforma di video più popolare del Pianeta, registrando il dominio YouTube.com.
Come ha raccontato Hurley, l’idea è venuta dopo una festa con gli amici a San Francisco: c’era la voglia di condividere online qualche momento divertente, ma mancava un sito dedicato per quei filmati. Già Karim aveva notato la stessa lacuna mesi prima, cercando in Rete i video di Janet Jackson al Super Bowl 2004 e dello tsunami del 26 dicembre. Da quegli episodi nasce la voglia di creare qualcosa che mancava. I tre ci lavorano su, costruiscono la piattaforma e caricano il primo video online il 23 aprile 2005.
Le premesse non sono così esaltanti: in ‘Me at the Zoo’ Jawed parla davanti alla gabbia degli elefanti dello Zoo di San Diego. Nessuno avrebbe potuto immaginare che quei 18 secondi di girato amatoriale avrebbero dato il via a un fenomeno globale oggi fatto di musica, notizie, tutorial e molto altro. Un impero da 15 miliardi di dollari di fatturato, che ogni mese tiene incollati agli schermi di computer e smartphone due miliardi di persone per oltre un miliardo di ore al giorno.
Intrattenimento, YouTubers e marketing
A ottobre 2006, YouTube è stata rilevata da Google per 1,65 miliardi di dollari. La piattaforma è cresciuta sotto la guida della Ceo Susan Wojcicki. Per la prima volta Alphabet, la holding che controlla Google e YouTube, ha rivelato i risultati economici della piattaforma lo scorso gennaio. Solo nell’ultimo trimestre del 2019, YouTube ha incassato 4,7 miliardi di dollari in pubblicità. Per gli utenti è un luogo di svago e informazione. Per molti creatori di contenuti (i cosiddetti “Youtubers”, dai vloggers agli ASMR artists) è diventata la principale fonte di guadagno. Non solo. YouTube è anche uno strumento di marketing per le aziende. Permette di promuoversi, fare business, trovare nuovi clienti. Qui i consigli per usarlo al meglio.