Invento il bottone da attaccare al frigo e conquisto Pizza Hut

Di
Tiziana Tripepi
23 Dicembre 2015

Un bottone. Rosso. Da schiacciare e girare. Magnetico, da attaccare al frigorifero di casa (o a una colonnina se abbiamo il frigo a incasso). Da utilizzare senza il supporto di uno smartphone. Collegato via wifi a un server che a sua volta si connette alla pizzeria più vicina. Si chiama Click‘n Pizza. Lo ha inventato Carlo Brianza, milanese, 45 anni, che nel 2013, insieme al socio Andrea Gaggi, ha fondato una startup che si chiama La Comanda. Il suo primo cliente? Pizza Hut, che ha ordinato diverse migliaia di bottoni per un progetto pilota in Canada.

Come è nata l’idea?
«Lavoravo come manager in un’azienda di telecomunicazioni, quando due anni fa mi è venuta l’idea di creare un’applicazione “fisica”, qualcosa che si potesse toccare. Allo stesso tempo cercavo un business scalabile, e per farlo dovevo cercare un’esperienza ricorrente. Nell’ambito del cibo, ho pensato che le esperienze più ricorrenti sono la spesa e la consegna a domicilio. E, nell’ambito del delivery, il cibo più internazionale è la pizza».

Quando ha deciso di metterla in pratica?
«Quando la mia azienda è entrata in crisi, e mi ha offerto un incentivo per uscire. Grazie a quello, al Tfr e un primo round di investimenti tra parenti e amici, ho avviato la startup. Per costruire il progetto ho messo insieme un fornitore di hardware in Toscana, un designer di Milano e una agenzia Web di Pesaro».

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Come funziona?
«Ci sono tre modalità. One Click richiama l’ordine più ricorrente: basta premere il tasto e parte in automatico. Turn&Click, che permette di ordinare “alla carta”, in questo caso ruotando il tasto fino alla pizza desiderata. E PromoClick, attraverso la quale l’esercente può comunicare un’offerta.

Come le è venuta l’idea di contattare Pizza Hut?
«Volevo subito proporre la mia idea ai numeri uno nel mondo. Ho cercato su LinkedIn i contatti e ho mandato una mail. Breve, concisa, chiara. Ho cercato di stuzzicare la loro curiosità. Dopo qualche giorno mi hanno risposto. Ci hanno chiesto di andare negli Stati Uniti, dove abbiamo incontrato il presidente. L’idea è piaciuta molto, e ci hanno chiesto di avviare un progetto pilota in Canada: stiamo costruendo un bottone personalizzato, con il loro logo e nella lingua del posto. L’ordine è di alcune migliaia di bottoni».

Qual è il vostro modello di business?
«Eravamo partiti con il revenue sharing, cioè una percentuale sugli incassi della pizzeria, ma ci rendiamo conto che se dobbiamo avere a che fare con grandi aziende dobbiamo essere più flessibili. Il bello di questa idea è che può essere applicata a tutto ciò che ha bisogno di una prenotazione rapida: sushi, il caffè, le bevande. E anche i taxi».

INFO: www.lacomanda.it

Tiziana Tripepi

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