Foto di Elena Datrino

CHIEDILO AD ARANZULLA

Di
Lucia Ingrosso
10 Febbraio 2017

Chi è Salvatore Aranzulla, 26 anni, siciliano, il re dei tecno quesiti sul Web? Millionaire lo ha intervistato. Ecco la sua storia. E le sue dritte

Provate a digitare su un motore di ricerca il quesito “Come creare una pagina su Facebook”. Bene, le istruzioni dello stesso Facebook sono solo al terzo posto, perché le prime due posizioni sono occupate dai tutorial di Salvatore Aranzulla. A prima vista, sembra incredibile. Ma a rifletterci non lo è. Perché il giovane siciliano ha saputo costruire una fortuna proprio partendo da questo: risposte puntuali, chiare e documentate ai principali quesiti tecnologici. Al momento sul suo sito www.aranzulla.it risponde a 7.000 domande, da “come scaricare film su iPad” a “come non ricevere email da Groupon”, da “come videochiamare gratis” a “come essere invisibili su Facebook”.

Il segreto non sta solo nella quantità, ma anche nella qualità dei contenuti: ben scritti, chiari, utili, aggiornati. «Ogni giorno, io e i miei due collaboratori lavoriamo in media su nove articoli, che aggiorniamo o scriviamo ex novo». E nella sua capacità di intercettare i bisogni degli utenti grazie all’acquisto dei dati sulle ricerche sul Web degli italiani in campo informatico. «Aspettiamo che un device o un programma diventino popolari e generino domande per scrivere le risposte. Non anticipiamo i contenuti: rispetto ad altri siti siamo più lenti».

Tanti utenti, grossi guadagni

La qualità paga. Oggi il sito totalizza 14 milioni di utenti (con un tasso di crescita del 25% negli ultimi nove mesi) e 25 milioni di pagine viste. Ma come fattura un sito come quello di Salvatore? «La prima fonte è rappresentata dai banner pubblicitari. Alcuni li vendiamo direttamente con un procedimento automatizzato online, pensato per avere le migliori quotazioni. Le posizioni migliori invece sono vendute grazie a un accordo con la concessionaria del Messaggero. La seconda fonte è quella delle provvigioni sulle affiliazioni. Chi vuole acquistare dei prodotti o dei servizi segnalati, sul nostro sito trova dei link o a siti di ecommerce (per i prodotti) o a comparatori di tariffe (per utenze e abbonamenti). Se poi acquista il prodotto o stipula l’abbonamento, noi guadagniamo una percentuale. In questo modo, non abbiamo interesse a privilegiare un produttore/provider rispetto a un altro». Il business funziona: nel 2015 Aranzulla.it ha avuto un fatturato di 1,4 milioni di euro; nel 2016 sfiora i 2 milioni.

La sua storia

Ma come è cominciata l’avventura di questo sito di grande successo? «Sono siciliano, di un paesino in provincia di Catania. La mia è una famiglia modesta. Quando avevo 10 anni, con i miei siamo passati davanti a un negozio di informatica, io mi sono fiondato dentro e ho chiesto un computer. Non me lo volevano comprare, ho iniziato a piangere e non sono uscito finché me lo hanno preso». Il ragazzino inizia a usare programmi, incontrare problemi e cercare soluzioni. Nel frattempo, anche i suoi amici smanettano e accumulano dubbi. Salvatore, da autodidatta, si documenta, studia i manuali, trova risposte. «Mi rendo conto che i quesiti sono più meno sempre gli stessi. Così scrivo le risposte, le stampo con Word e poi le do ai miei amici». Segue l’idea di una newsletter a cui ci si può iscrivere e poi di un sito a cui accedere liberamente. A questo punto Salvatore ha 12 anni. Oggi ne ha 26 e il sito esiste da 14 anni. Aranzulla.it, piano piano, diventa un punto di riferimento fra i dummies della tecnologia. E comincia a fatturare, tanto che i primi contratti per le prime collaborazioni di Salvatore li deve firmare la madre perché lui è ancora minorenne. Nel 2008, il sito viene collegato al portale Virgilio, all’epoca piuttosto sguarnito nell’area tecnologica, e conta 300mila visite al mese. «Con i guadagni finanzio il trasferimento a Milano, dove ora vivo, e gli studi in Economia aziendale all’università Bocconi, perché per fare dei business di successo servono le competenze tecnologiche ma sono fondamentali anche quelle manageriali».

Il vademecum del sito di successo (che fattura)

  1. La qualità e quantità dei contenuti al primo posto.
  2. Fondamentale scegliere una nicchia che ha un’audience e in cui si è competenti.
  3. Gli argomenti vanno scelti fra quelli più popolari fra il pubblico di riferimento, monitorato grazie a specifici strumenti (di Google e non solo).
  4. L’aggiornamento è fondamentale: i contenuti devono essere rinnovati spesso, perché l’audience premia gli articolo “freschi”.
  5. Il modello di business varia al variare di audience e contenuti: banner, provvigioni… Mai e poi mai bisogna vendere i contenuti.
  6. Il business consiste nell’alimentare il sito con contenuti di valore, non partecipare a eventi, fare pierre…
  7. Non bisogna essere miopi e, in nome di piccoli guadagni o vantaggi immediati, scendere a compromessi e abbassare la qualità (e credibilità) dei contenuti.
  8. Oltre alle competenze specifiche, serve un orientamento al business.

Avviso ai lettori: per avere le risposte ai vostri quesiti tecnologici, non postate qui le vostre domande, ma andate direttamente sul sito di Salvatore.

 

 

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