Francesco Totti dà l’addio alla Roma

Di
Lucia Ingrosso
29 Maggio 2017

Francesco Totti ha detto addio ai suoi tifosi, dopo una storia d’amore lunga 28 anni. A rendergli omaggio uno stadio Olimpico stracolmo, in cui i tifosi lo hanno salutato e applaudito per l’ultima volta. Fra loro tanti Vip giallorossi (Claudio Amendola, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone…), ma anche famiglie e bambini. Moltissimi con gli occhi lucidi.

I numeri di Totti mettono i brividi. Nella Roma ha collezionato 25 stagioni, 307 gol e 786 presenze, vincendo uno scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane. In Nazionale: 58 presenza, 9 gol, 1 Mondiale. E poi il numero più importante, quello della sua maglia: il 10.

Ma ce n’è un altro, impietoso: 40, l’età compiuta dal capitano nel settembre 2016. Questa (ma c’è chi parla anche di un suo essere troppo “ingombrante” nello spogliatoio) hanno spinto la nuova dirigenza giallorossa ad affrettarne il ritiro.

«Totti? Il Pelè italiano» Pelè

Ma, attenzione, Totti ha detto che lascia la Roma, non il calcio.

«Ora è finita. Mi tolgo la maglia per l’ultima volta, ma non sono pronto a dire basta. Non so se sarò mai pronto» ha detto ai tifosi, leggendo una lunga e accorata lettera, scritta con l’aiuto della moglie Ilary Blasi.

Ora per lui inizierà una carriera da dirigente nella Roma, una seconda vita da calciatore strapagato in qualche Paese straniero o magari una parentesi da eroe in una squadra di categoria inferiore?

Di certo, continuerà a essere campione anche nella vita, aiutando i bambini, facendo beneficenza e dando un esempio positivo ai giovani. Un esempio non di perfezione certo, ma di grande coraggio sì.

«L’ho sempre ammirato e dal giorno in cui l’ho conosciuto, ancora di più» Leo Messi

Aveva gli occhi lucidi, abbracciava la moglie, si stringeva ai tre figli, chiedeva aiuto ai suoi tifosi, confessava di avere paura. Dimostrando come la vera forza stia nell’ammettere le proprie debolezze, non nel negarle.

«Sono un tipo di poche parole, mi esprimo meglio con i piedi. Ma oggi ho paura. E perciò avrò bisogno di voi» ha detto. Per concludere con un accorato: «Vi amo».

Un amore ricambiato, che ha infiammato l’Olimpico e il calcio italiano. Se avesse ceduto alle offerte di altri club, se avesse lasciato la Roma, probabilmente avrebbe vinto molto di più. Ma Totti ha messo al primo posto la Roma, i tifosi, l’attaccamento alla maglia. Perciò, pur non essendo uno dei campioni più vincenti, è uno dei più amati. Di sempre.

«Sa rendere semplici le cose difficili» Diego Armando Maradona.

Info: www.francescototti.com/it

 

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