Alphabet, la holding che controlla Google, entra nel “club del trilione”, quello delle società che valgono almeno 1.000 miliardi di dollari. Ne fanno parte Apple, Amazon e Microsoft. Quotato a Wall Street dal 2004, il colosso di Mountain View ha raggiunto la capitalizzazione “trilionaria” più velocemente degli altri. E il suo traguardo rappresenta l’ennesima conferma della rapida crescita e del dominio delle big tech statunitensi. La prima “trillion dollar company” è stata Apple, nell’agosto del 2018.
Per Alphabet-Google è un periodo di grandi cambiamenti. Lo scorso dicembre, i fondatori Larry Page e Sergey Brin, che nel 1998 avevano lanciato il motore di ricerca, hanno lasciato i loro ruoli di Ceo e presidente di Alphabet. La guida è passata nelle mani di Sundar Pichai, il manager indiano già a capo di Google, scelto come nuovo Ceo della holding.
Vi abbiamo raccontato qui la sua storia. Cresciuto in India, in un appartamento di due stanze, senza telefono, tv né auto, Pichai è arrivato negli Stati Uniti grazie a una borsa di studio per Stanford. È entrato a Google per uno stage. Da lì, una carriera straordinaria: ha inventato Chrome e ha conquistato la fiducia di Page e Brin. «Non c’è nessun altro su cui abbiamo fatto così tanto affidamento dalla fondazione di Alphabet» hanno scritto i due nella lettera che annunciava le loro dimissioni.