Il lavoro ti annoia? Metti la testa nel trita-documenti

Di
Silvia Messa
15 Novembre 2012

Secondo te, quante persone ogni lunedì hanno pensato di fuggire da un ufficio che gli andava stretto?

La percentuale probabilmente si aggira intorno al 99,99% tra chi ha risposto sì e il restante che semplicemente scappa via senza dire una parola.

Eppure c’è chi ha fatto della noia d’ufficio un’opera d’arte. Stiamo parlando di Isabelle Wenzel, fotografa tedesca, che ha pensato a uno studio che elogia la noia d’ufficio e la capacità delle persone di lavorare in spazi così ristretti.

Aiutata da alcune contorsioniste, ha presentato la gallery “Building Images 2010”, ecco alcuni scatti:

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[image]https://millionaire.it/wp-content/uploads/wenzell-ufficio-1.jpeg[/image]
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 Non ho mai lavorato in ufficio – spiega la Wenzel sul suo sito ufficiale – e trovo affascinante vedere quanto siano funzionali e minimali i movimenti delle persone in uno spazio del genere. Mi ha fatto riflettere su quanto a lungo riuscirei a resistere nello stare ferma.

Certo la vita d’ufficio può essere usurante e in alcuni momenti la noia può diventare insopportabile. A nessuno di noi però sarà capitato di volersi fiondare con “la testa in un trita-documenti”, come suggerisce la fotografa tedesca.

Il punto è che al lavoro passiamo gran parte della nostra vita e se non riusciamo a sopportarlo, probabilmente c’è qualcosa che non va.

Steve Jobs raccontava:

[blockquote align=”center” variation=”red”]Mi capitò di leggere una citazione di un autore che diceva qualcosa come: “Se vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l’ultimo sarai sempre nel giusto”.

Mi impressionò così tanto che ho trascorso i trent’anni successivi della mia vita a guardarmi allo specchio ogni mattina per chiedermi: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, starei facendo quello che faccio ora?” E ogniqualvolta che la risposta era “No” sapevo che c’era qualcosa nella mia vita che andava cambiato.[/blockquote]

Non sono poche le persone che hanno deciso di cambiare lavoro perché pensavano di stare sprecando il proprio tempo e perché desideravano inseguire fino in fondo quello che davvero piaceva loro fare.

Ecco una carrellata: Mollo tutto e faccio solo quello che mi piace

 

Redazione

 

E tu, ti sei mai chiesto cosa davvero desideri fare nella tua vita o passi le giornate a buttare (metaforicamente) la tua testa nel trita-documenti?

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