Lionel Messi, 25 anni, attaccante argentino del Barcellona, conquista il suo quarto pallone d’oro. Come lui nessuno mai. Fenomeni come Cruyff, Van Basten e Platini si sono fermati a tre.
Di lui, ancor più dei gol e dei successi, colpiscono lo scarso divismo e il grande spirito di gruppo («Non credo ai premi ai singoli, se sono qui è per la squadra»). Ma anche la storia travagliata: i problemi di salute, la difficoltà nel pagarsi le cure, l’interessamento del Barça e il primo contratto siglato su un tovagliolo di carta.
Ha scritto di lui Roberto Saviano: «Si dice che il calabrone non potrebbe volare perché il suo corpo è sproporzionato alle ali. Ma il calabrone non lo sa e vola. Messi, con quel suo corpicino e i problemi di crescita, non potrebbe giocare nel calcio moderno tutto muscoli e potenza. Solo che Messi non lo sa. Ed è per questo che è il più grande di tutti».
Lucia Ingrosso
(Fonte immagine: utente Flickr prettyfriendship)