È la prima donna vietnamita ad avere raggiunto il miliardo di dollari di patrimonio. Ed è riuscita a farlo in un Paese conservatore e dal passato turbolento, come il Vietnam. La protagonista della storia di oggi è Nguyen Thi Phuong Thao, 45 anni, la madre della VietJet Aviation, una delle più importanti compagnie aeree asiatiche. Il suo successo? Lo deve ai bikini. La sua idea di “spogliare” le hostess e vestirle con costumi locali ha fatto crescere di molto la compagnia che sta per superare in numeri e fatturato la Vietnam Airlines, l’azienda nazionale di proprietà dello Stato.
È partita da zero
«Non mi siedo mai a contare i miei titoli. L’unica cosa che mi interessa è concentrarmi su come far crescere la mia azienda, incrementare il salario dei dipendenti, conquistare più quote di mercato» racconta a Bloomberg che da quest’anno l’ha inserita nella classifica dei paperoni del Pianeta. Ma ricca, Nguyen, non lo è sempre stata. Figlia di un insegnate e di un farmacista, si trasferisce in Russia per studiare finanza ed economia. È una ragazza ambiziosa e non vuole limitarsi alla teoria. Con pochi soldi iniziali si inventa un business per vendere vestiti e altri prodotti di abbigliamento. Li importa dal Giappone, Corea del Sud, Hong Kong e poi li rivende in Russia, negli anni in cui l’Unione Sovietica inizia a mostrare i primi segni di cedimento: «Ho lavorato duramente e mi sono guadagnata la fiducia dei distributori. Non avevo molti soldi e li ho convinti a offrirmi merce con dei pagamenti più lunghi» racconta a Bloomberg.
Dai vestiti agli aerei
Il commercio dei vestiti non la soddisfa più. È giovane, piena di forza, ha dimostrato a se stessa di essere un’abilissima venditrice. È allora che decide di passare ad altro: acciaio, macchinari per aziende, fertilizzanti, può e sa vendere di tutto. Con queste convinzioni e le giuste strategie, raggiunge il milione di euro in tre anni. Ma il suo sogno è puntare ancora più in alto e pensa di reinvestire i suoi guadagni nella Vietnam Technological And Commercial Joint Stock Bank, società di consulenza finanziaria. Con loro fa buoni investimenti, tanto buoni da avere i soldi per realizzare un business da sogno: creare la proprio compagnia aerea, cosa non semplice in un Paese che si è aperto all’economia di mercato solo dal 1986.
L’idea delle hostess in bikini
«Le donne hanno il diritto di indossare ciò che vogliono. Come imprenditrice ho la responsabilità di contribuire al cambiamento del Paese e della società, di favorire l’integrazione con altre nazioni» spiega Nguyenm che, anche grazie a questa intuizione, è riuscita a far inserire la sua azienda tra le 10 compagnie aeree destinate a crescere di più nei prossimi 10 anni (secondo un’indagine di Forbes). Oggi l’azienda impiega 10mila persone e ha triplicato lo scorso anno il suo fatturato (488 milioni di dollari): «Non mi dispiace che la mia azienda sia associata ai bikini. Se la nostra idea rende le persone felici, allora lo siamo anche noi».
INFO: http://www.vietjetair.com/Sites/Web/vi-VN/Home
Giancarlo Donadio