Lo chiamavano “CAZZOTTO”

Di
Redazione Millionaire
3 Agosto 2012

Da 85 anni, il cioccolatino più famoso di tutti i tempi piace al palato e al cuore. Storia del bacio Perugina

Quando fu esposto in vetrina per la prima volta, a Perugia nel 1922, era un dolcetto dalla forma tozza e sgraziata, simile a una mano chiusa a pugno, tanto che fu battezzato “il cazzotto” della Perugina.

In effetti si trattava di un esperimento nato dalla fantasia di Luisa Spagnoli, moglie di uno dei fondatori dell’azienda dolciaria, che aveva “riciclato” la granella di nocciola residua da altre lavorazioni impastandola con il cioccolato e a cui aveva aggiunto una nocciola intera in cima prima di rivestire il tutto con una colata di cioccolato fuso. Era nato così un prodotto dal gusto eccezionale, ma con un nome in netto contrasto con l’idea di dolcezza. Giovanni Buitoni, altra colonna portante della Perugina, lo chiamò “bacio”, trasformandolo in un intramontabile simbolo di tenerezza. Un altro personaggio dell’epoca, Federico Seneca, direttore artistico dell’azienda negli anni Trenta, lo ha reso poi inconfondibile, ideando la famosa scatola blu che rappresenta il bacio di Hayez, una coppia di innamorati che scambiano effusioni sotto il cielo stellato. Rivisto nella forma, caratterizzato nel look e sempre eccezionale nel gusto, al Bacio mancava solo la parola. Ed ecco l’idea di avvolgere ciascun cioccolatino in una velina recitante le frasi d’amore di autori celebri, da leggere, ricordare, ripetere e collezionare. Frasi che vennero poi tradotte in più lingue, perché Perugina era pronta a sbarcare a New York: nel 1939 le carte stagnola dei Baci punteggiate da stelle blu scintillano nelle vetrine della Fifth Avenue. Negli anni Cinquanta e Sessanta il nome prodotto si lega a testimonial d’alto rango: Rodolfo Valentino, Clark Gable, Frank Sinatra e Vittorio Gassman sono protagonisti degli spot televisivi, mentre lo slogan recita “Ovunque c’è amore c’è un Bacio Perugina”. Il mercato giovanile, però verrà conquistato definitivamente negli anni 80, con le confezioni dei Tubi, che lanceranno quel malizioso “Tubiamo?” entrato a far parte del gergo degli adolescenti.

C’è da chiedersi come mai un prodotto che è sempre rimasto lo stesso per 85 anni non abbia stufato i consumatori, pur golosi che siano. E la risposta sta nella capacità dell’azienda di proporlo sempre con lo stesso concetto legato all’amore, alla tenerezza, alla simpatia e all’affetto, ma presentato in maniera diversa. In confezioni ad hoc per gli innamorati, in allegre sfere natalizie, in vassoi per la famiglia, nei tubi, nei cubi, in formato tascabile e altri ancora, basti pensare che esistono 100 formati diversi, di cui 60 si rinnovano annualmente.

Dal 2002, con il lancio del sito Internet, si è creata una web community di estimatori dei Baci che si scambiano pensieri e videomessaggi, tanto da diventare i nuovi testimonial della campagna tv “Dillo con un bacio”. E nei 60 secondi che dura un commercial, il laboratorio della Perugina produce ben 1.500 cioccolatini, per un totale di 500 milioni di pezzi l’anno, distribuiti in 50 Paesi del mondo. INFO: www.baciperugina.it

Cristina Galullo, Millionaire 02/2009

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