Un’app per non sprecare cibo. Si chiama Ratatouille, l’idea di Luca Milan, 27enne veneto, sviluppatore e product manager.
Come funziona? La scarichi gratuitamente e hai a disposizione un frigorifero virtuale: qui puoi inserire il cibo in eccedenza che sai che non userai (es. vai in vacanza oppure sei fuori per un impegno improvviso). Fai una foto dell’alimento e lo inserisci all’interno dell’App che geolocalizza la tua posizione. Gli altri membri della community accedono al tuo frigorifero virtuale e scelgono gli alimenti di cui hanno bisogno. Concordano un incontro con te e il cibo non va buttato via:
Ogni anno vengono sprecati 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, 180 kg in media da ogni cittadino europeo. E il 25% del cibo acquistato dalle famiglie finisce nell’immondizia» spiega Luca a Millionaire.
Il team di sviluppo è composto da quattro persone (tre sviluppatori e una designer). Si sono conosciuti a H-Farm e hanno partecipato e vinto HACKathon 101, gara riservata a giovani talenti dell’informatica:
Ci siamo ispirati un po’ a quello che si faceva di più in passato, gli scambi con i vicini dello zucchero o di altri alimenti. Oggi capita spesso che non conosci chi ti abita accanto. Ratatouille favorisce anche la socializzazione».
Lanciata un mese fa l’App ha oggi più di 700 iscritti. Si sta diffondendo in America grazie ad alcuni blogger americani che ne hanno parlato: la maggior parte degli scambi avviene proprio negli Stati Uniti.
Disponibile su Apple Store, ma una versione su Android sarà lanciata presto sul mercato, Ratatouille nasce soprattutto per un fine etico:
Abbiamo sviluppato l’App per la sua utilità. Ciò premesso, stiamo contemplando dei modelli di business possibili: i coltivatori potrebbero, per esempio, usare l’App per promuovere cibi locali… Tuttavia, sono discorsi che faremo in futuro quando il bacino degli utenti diventerà – speriamo – più importante» conclude Luca.
INFO: http://www.ratatouille-app.com/
Ecco una loro intervista realizzata da Lahar Magazine presso H-Farm dove spiegano l’ idea:
Giancarlo Donadio