Creatore di un’isola e dei suoi abitanti, i Gormiti. Signore di un esercito di centomila mostriciattoli di plastica. Si chiama Leandro Consumi e la sua è una storia fantastica. Entrato come stagista qualche anno fa alla Giochi Preziosi, doveva occuparsi di numeri e fatture. Di sera però viaggiava con la mente sull’Isola di Gorm…
I Gormiti, pupazzetti di plastica con corpi uma-noidi e caratteristiche animali, conquistano la Terra. Un gioco per bambini che ha venduto 100 milioni di personaggi e ha fatturato 120 milioni di euro, solo per l’ultimo anno. Merchandising, merendine, scarpe, zaini e diari. Nuovi cartoni in onda, un musical in tournée e vendite in tutto il mondo per i mostri umanoidi della Giochi Preziosi. I pacchetti con carta gioco e 3D si comprano in edicola e nei negozi di giocattoli. Per completare le collezioni, i doppioni si scambiano tra giocatori, bimbi tra i quattro e i sette anni. Ma anche i grandi collezionano. Dietro questo successo c’è un uomo. Uno che ha avuto un’intuizione, l’ha proposta al presidente dell’azienda che l’aveva accolto come stagista e che ha creduto in lui. Leandro Consumi, 35 anni, ha inventato i Gormiti di sera, dopo giornate di lavoro passate su altri progetti. Ecco come è cambiata la sua vita.
Gli inizi
«Sono entrato alla Gig nel 2000, per uno stage, dopo un corso della Confcommercio. Avrei potuto farlo in un’agenzia pubblicitaria, ma la Gig per me era un sogno. Fin da bambino. Passavo davanti alla “Fabbrica dei giocattoli”, a Firenze, e ci immaginavo gli gnomi al lavoro. Come stagista avrei dovuto occuparmi di fatture e numeri» racconta Consumi. Oggi il marchio Gig è stato assorbito da Giochi Preziosi. «Nel 2001 mi laureai in Economia e Commercio. In Gig fecero un’inserzione per cercare due product manager. Io mi proposi, mentre lavoravo in amministrazione. Il mio responsabile mi disse: “se non ti piace quello che fai, vai a casa”. Risposi: “Io sono un treno, vedrai che sarai tu a chiedermi di fare il product manager!”. Mi avevano un po’ tarpato, ma qualche incarico cominciarono a passarmelo. Ci lavoravo a tempo perso. Volevo ideare un gioco da produrre in Italia. Nessuno me l’aveva chiesto, ma cominciai a pensarci». Presenta l’idea dei personaggi al suo responsabile marketing. Poi a quello commerciale. «Il test fatto sui bambini, con semplici disegni, non andò benissimo. Ma io ci credevo. E arrivai al Presidente. Enrico Preziosi valutò e disse: “Sì, bello. Ne venderemo cinque milioni di pezzi in un anno solare”. Lui vide più lontano di me. La sua previsione si verificò». Da questo si riconosce un imprenditore di razza: dalla capacità di guardare più in là degli altri e dal fiuto per l’idea in cui investire. E nel caso di Consumi, nell’istinto che gli fa riconoscere le qualità di un dipendente. Uno su cui investire, uno da fare crescere con incarichi e responsabilità nuovi, in autonomia. Certo, lui era già all’interno della Giochi Preziosi. Per lui è stato più semplice di quanto potrebbe esserlo per un esterno. Ma il binomio coraggio e buona idea paga. Leandro aveva comunque dubbi e paure. Ma il fattore collezionabilità poteva allargare il target di clientela. «La mia fidanzata mi dimostrò che le card piacevano. Regalammo a un quindicenne quattro bustine di Magic, un gioco di ruolo. Tra me pensai che era un dono misero per un compleanno. Invece lui ne fu felicissimo. C’è spazio per i Gormiti, mi dissi. Figuriamoci poi se ai bambini diamo anche qualcosa da manipolare. Una miniatura in 3D è meglio di una semplice carta!».
All’inizio, gli illustratori dei personaggi di Consumi furono collaboratori esterni. «Il primogenito fu Gheos, il Signore della Terra. Non so neppure il nome di chi lo disegnò» ricorda Leandro. In seguito, s’instaurò il sodalizio con Gianfranco Enrietto, che tuttora disegna i popoli di Gorm. Il disegno è sviluppato in prototipo a Hong Kong. «Quando arrivarono i primi prototipi tra le mie mani ero come un bambino a Natale. I primi li colorai io, con gli evidenziatori, indicando a parte i colori Pantone».
Lo sviluppo
Consumi si dedica anche ai cartoni animati: revisione degli script degli episodi, controllo generale. La prima serie di 52 episodi da 26 minuti è andata in onda dal 27 ottobre 2008 su Italia 1. Una coproduzione Giochi Preziosi-Marathon da otto milioni di euro. Da cui ci si aspetta un ampio ritorno: vendita del cartone in tutta Europa, a cominciare dalla Francia, e delle licenze attive per giocattoli, ovetti, giornali… «È stato un impegno durissimo e lunghissimo. Avevo paura che i bambini rifiutassero una storia che aveva richiesto qualche modifica rispetto all’originale. Invece stanno andando bene!».
Consumi si è buttato nello spettacolo: nel 2007 è partito in teatro lo show dei Gormiti, con Maurizio Colombi alla regia (quello di Peter Pan – Il Musical), prodotto dal Teatro delle Erbe, con investimenti intorno al milione di euro: acrobazie, costumi, musica, emozioni.
Consumi non si ferma. «Ho 35 anni, sono direttore marketing in una grande azienda e dirigo una task force di 30 persone. Ho dato prova di gestire bene progetti e persone e ne sono contento. Non escludo l’idea di un’azienda mia. Ma c’è ancora tanto da fare con i Gormiti». Dalla sua esperienza, qualche consiglio: «Credere nelle proprie idee, ma senza ottusità. Il lavoro con gli altri aiuta a migliorarle. Bisogna fidarsi, non essere gelosi. Tre cervelli pensano meglio di uno. Non credo nell’autorità militare: il vero leader è quello che porta avanti un progetto in cui tutti mettono passione. Così si trasformano gli esecutori in collaboratori».
Consumi ha incontrato anche degli ostacoli. Il principale? Il tempo. «Quando un progetto cresce, se non sei strutturato per affrontarlo, rischia di scoppiarti tra le mani. Ho spesso la sensazione di essere uno contro mille. Sono cresciuto con i Gormiti. Nessun manager ha messo la propria faccia in un prodotto tanto quanto me: aspettative altissime, risultati incredibili. Dal 2005 al 2008 siamo passati da un milione e mezzo di euro a 120 milioni di fatturato. Ma la gestione dello stress e le responsabilità sono enormi. Il 95% del mio tempo lo passo lavorando. Per il privato resta poco. Ma questa per ora è la mia strada».
L’azienda
«Mai ci saremmo immaginati un successo così»
«Quando Leandro Consumi ci ha presentato il primo concept, sia io che Enrico Preziosi, abbiamo subito creduto che meritasse di essere preso in considerazione» racconta Dario Bertè, amministratore delegato del Gruppo Giochi Preziosi. «Con tutta schiettezza, però, mai ci saremmo immaginati l’enorme successo che ha ottenuto. Abbiamo percepito il talento di Leandro e gli abbiamo dato l’opportunità di esprimere tutta la passione. Poi, con pragmatismo, abbiamo trasformato l’idea in prodotto di successo. Il nostro obiettivo è fare diventare i Gormiti una intellectual property, riconosciuta internazionalmente, come Spiderman o Power Rangers. Non abbiamo incontrato insuccessi, a dimostrazione che i contenuti del concept piacciono ai bambini di tutto il mondo. Un turnover generato di oltre 200 milioni di euro parla da sé». INFO: www.giochipreziosi.it
Silvia Messa, Millionaire 1/2009