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Giorgio Armani - © Julian Broad

Armani: sfilata a porte chiuse e (per la prima volta) in diretta tv

Di
Redazione Millionaire
8 Settembre 2020

Lo stilista e imprenditore Giorgio Armani, 86 anni, continua a essere un precursore. Per la sfilata in programma alla prossima Milano Fashion Week ha deciso di «raggiungere il grande pubblico» svelando la collezione in televisione. È la prima volta che la maison italiana mostra un défilé in diretta tv. L’evento sarà trasmesso il 26 settembre in prima serata su La7 e in contemporanea sul sito di Armani, sui canali social dell’azienda e sulla piattaforma della Camera della moda (Cnmi). Così, nonostante la sfilata si svolgerà a porte chiuse, come già era accaduto a febbraio, tutti potranno assistere.

«Considerato, a malincuore, che la situazione legata alla pandemia ancora in atto non consente di mettere in scena gli show come in passato, lo stilista sceglie due modi differenti di proporre le collezioni, senza presenza di pubblico» si legge in una nota diffusa dall’azienda.

La collezione P/E 2021 Giorgio Armani andrà in onda in tv, quella del brand Emporio Armani sarà trasmessa online il 24 settembre alle 11.30 su emporioarmani-buildingdialogues.com, sui social e sul sito della Cnmi.

La decisione era già stata anticipata da “re Giorgio” in un’intervista al Corriere della Sera:

«Le idee più semplici a volte possono essere le migliori» ha spiegato Armani al quotidiano. «La moda in tv ha avuto il suo momento di alta spettacolarizzazione negli anni Ottanta, quando noi stilisti vi comparivamo spesso, dispensando consigli di ogni genere, ma non è mai stata utilizzata per raccontare una collezione nuova, che nemmeno gli addetti ai lavori hanno ancora visto. Si parla di democratizzazione, e cosa c’è di più democratico della televisione?».

E poi ancora: «I fatti mi hanno dato ragione. Il senso di responsabilità è un dovere morale: ho avuto paura per me, per i miei collaboratori, per il mio pubblico. Una scelta che rifarei e che mi fa stare in pace con me stesso». Alla domanda su cosa ha detestato di questa estate ha risposto: «La troppa leggerezza del fare come se nulla fosse accaduto». Su cosa ha amato: «La riscoperta da parte degli italiani del nostro Paese, così pieno di bellezza d’ogni genere».

L’impegno di Armani per l’emergenza

Armani è stato tra i primi imprenditori a prendere misure drastiche contro la diffusione del virus, già con la sfilata a porte chiuse del 21 febbraio o con il tempestivo stop di una settimana al lavoro in fabbriche e uffici. Ha donato 2 milioni di euro a ospedali e Protezione civile. E, nel pieno dell’emergenza, ha convertito i propri stabilimenti in Italia per la produzione di camici monouso destinati a medici, infermieri e operatori sanitari impegnati in prima linea. A loro l’imprenditore di Milano ha scritto in una lettera aperta.

«È commovente vedervi impegnati nel vostro lavoro con le difficoltà e i grandi sforzi che ormai tutto il mondo conosce. Credo che questo sentimento si colleghi al mio desiderio di intraprendere la carriera di medico quando ero giovane e cercavo una mia strada».

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