Le iniziative di solidarietà in questi giorni sono tantissime in Italia. Abbiamo parlato delle donazioni di Ferrero e altri grandi imprese, delle mascherine prodotte dal gruppo Fiat, dei camici realizzati da Armani o delle case messe a disposizione da Airbnb per medici e infermieri. Ma a donare non sono solo gli imprenditori. Una bella iniziativa parte dai lavoratori di Riso Scotti. Dipendenti, collaboratori esterni e professionisti che lavorano per l’azienda di Pavia hanno deciso spontaneamente di devolvere un’ora (o più) del loro compenso a favore del sistema ospedaliero cittadino. Insieme, in 48 ore, hanno raccolto 51.540 euro, una cifra che permette di acquistare 5 ventilatori polmonari per il Policlinico di Pavia.

Un’ora per la vita
«Questa iniziativa, semplice e diretta, è qualcosa in più e di diverso rispetto a una donazione» dice Alessandro Giani, che per primo ha avuto l’idea, poi condivisa da un comitato promotore interno. «Questo è un rispondere di cuore a un’esigenza da parte di chi non può donare cifre importanti, ma sacrifica qualcosa di davvero proprio a favore di chi in questo momento ha bisogno. Un piccolo gesto di solidarietà, per donare una grande speranza e magari salvare una vita».
Un modello di solidarietà
Tra operai, impiegati, dirigenti, collaboratori, quasi tutti hanno voluto partecipare. «Ci è sembrato giusto parlarne per ispirare altri gesti simili» spiega Giani. Il momento non è facile neanche per i lavoratori della filiera agroalimentare, chiamati a continuare a produrre e a garantire le consegne in tutta Italia. Si va avanti, con «coraggio e tenacia, continuando il proprio lavoro considerato primario. E pensando a chi, in prima linea, sta lottando senza sosta per vincere questa sfida».
Per supportare medici e infermieri del Policlinico, da alcune settimane Riso Scotti, con l’Associazione Aiutiamoli ad Aiutarci, provvede anche alla consegna di cibo monoporzione per la pausa pranzo. «Vogliamo far sentire loro tutta la nostra vicinanza e la partecipazione al loro sforzo».