La fintech italiana Satispay conquista anche i big della tecnologia d’oltreoceano. Dal fondatore di Square Jack Dorsey a Ma Huateng, il secondo uomo più ricco della Cina, a capo dell’Internet company Tencent. E non solo. L’app, che permette di scambiare denaro tra privati ed effettuare pagamenti veloci tramite smartphone, lanciata da tre giovani piemontesi nel 2013, ha appena chiuso un nuovo round di investimento da 93 milioni di euro, superando l’obiettivo di raccolta prefissato (di 50 milioni). 68 milioni derivano dall’acquisto di azioni di nuova emissione, 25 dall’acquisto di quote di precedenti investitori.
I nuovi azionisti
Tra i nuovi investitori ci sono Tim Ventures, il corporate venture capital di Tim, Square, la fintech americana guidata da Dorsey (che è founder e Ceo anche di Twitter), Tencent, tra le maggiori compagnie internet del mondo, e Lgt Lighstone, parte del più grande gruppo familiare di private banking e asset management. Insieme a loro, anche investitori e angel investor che da anni supportano Satispay.
Con i due round precedenti, la raccolta complessiva di Satispay ammonta oggi a 110 milioni di euro. Il valore post investimento della società sale a 248 milioni.
L’ingresso di grandi player del tech, che per la prima volta investono in un’azienda italiana, è la conferma di “un trend importante e positivo sul fintech europeo”. Il settore non subisce la crisi. E le startup di successo, ma locali, sono pronte a scalare e diventare leader europei nei diversi servizi finanziari.
«Ogni giorno di più è chiaro quanto sia strategico e ricco di opportunità il mercato in cui ci muoviamo» commenta Alberto Dalmasso, co-founder e Ceo di Satispay. «In tutto il mondo chi propone con successo nuovi modelli di pagamento sembra muoversi lungo un fil rouge comune. Lo stesso che ha tracciato la crescita di Satispay e su cui continueremo a lavorare: sviluppare attorno al pagamento servizi a valore aggiunto che possano essere per utenti ed esercenti una via facile e rapida per trarre vantaggio dalla rivoluzione digitale, senza subirla ma cavalcandola, evolvendo verso modelli di e-commerce di prossimità».
«Spero che questo sia un segnale di attenzione verso l’Italia che fa innovazione e accenda la luce anche su altre startup» ha detto Dalmasso in conferenza stampa questa mattina. Aggiungendo: «I soldi? Arrivano perché ci sono le persone e servono per assumerne altre»
I numeri di Satispay
I finanziamenti raccolti permetteranno a Satispay di crescere ancora in Italia e in Europa. Oggi nel nostro Paese Satispay conta oltre 1,3 milioni di utenti e 130mila esercenti (da piccoli negozi a grandi catene, come Esselunga e Carrefour). L’azienda ha oltre 100 collaboratori tra la sede di Milano e gli uffici in Germania e Lussemburgo.
Nei primi 10 mesi del 2020 ha registrato un numero di pagamenti pari a circa 21,5 milioni, in crescita del 78% rispetto allo stesso periodo del 2019. La startup è l’unica italiana tra le 250 fintech a più rapida crescita nel mondo, nella lista di CB Insights, accanto a grandi nomi e unicorni come Revolut, TransferWise e Robinhood. In più lo scorso settembre è stata inserita da LinkedIn nella classifica delle 10 startup per cui lavorare in Italia.