Cambiare lavoro a 40 anni

Di
Tiziana Tripepi
9 Febbraio 2013

Quando si è giovani, la freschezza dell’età garantisce l’energia necessaria per affrontare i cambiamenti.

Ma cosa succede quando si raggiungono i 40 anni e si perde il lavoro?

La risposta è racchiusa nella storia di Jennifer Musselman, californiana imprenditiva, dopo essere stata licenziata, riesce a reinventarsi.

Vivere per lavorare

Nel suo racconto a Forbes, Jennifer descrive la sua vecchia vita in questo modo:

Alla fine dei miei 30 anni ero ancora una donna single ma, tutto sommato, le cose andavano bene. Come responsabile di un’agenzia di comunicazione, ho speso la maggior parte della mia vita in ufficio e la restante correndo dagli studi, agli uffici. Ma la mia passione per il lavoro stava diminuendo.

Non solo Jennifer non è più contenta del lavoro che sta facendo, ma la sua agenzia di comunicazione sta fallendo.

Jennifer si trova così, a quasi 40 anni, a dover risolvere un’emergenza. Nella sua testa balenano mille preoccupazioni, tra cui il mutuo e il tenore di vita che, di lì a poco, non avrebbe più potuto sostenere.

Qual è la cosa più semplice da fare in questa situazione? Cercare lavoro nello stesso settore in cui si è accumulata esperienza. Jennifer, invece, decide di rischiare e ripartire da zero.

Di nuovo al college

Mentre è ancora a lavoro, comincia a guardarsi intorno, cercando di capire quali sono i suoi interessi. Riscopre così la sua passione per la psicologia.

Di lì a poco, decide di iscriversi all’università. Di giorno lavora fulltime come PR e, di notte, studia per conseguire la laurea.

I giorni erano lunghi, ed io stanca, ma mi sentivo di nuovo viva!

racconta a Forbes.

Nel frattempo, Jennifer sa che la stabilità economica sarebbe durata ancora per poco e cerca di pianificare un nuovo regime di vita per affrontare i giorni di “magra”.

Affrontare la paura

La lettera di licenziamento arriva una mattina d’estate del 2010. Nonostante si sia preparata a lungo ad affrontare il momento, quel semplice pezzo di carta le causa un fremito di terrore. L’avrebbe liberata da un lavoro che non le piaceva più, ma non dai debiti, dal mutuo e dalle tasse.

Stringendo i denti e limitando al massimo gli sprechi, chiede dei prestiti e riesce a portare a termine i suoi studi.

L’opportunità

Intanto qualcosa comincia a muoversi. Due mesi prima di laurearsi, l’agenzia no profit dove sta svolgendo il tirocinio come psicoterapista, le offre un posto in un ambulatorio in California.

È un’occasione ghiotta per lei: la posizione riesce a sposare perfettamente sia la sua carriera in comunicazione strategica che quella in psicoterapia. C’è solo una cosa che ancora le manca: aprire uno studio tutto suo.

La svolta

Di giorno, Jennifer lavora in ambulatorio, di notte cerca uno stage per guadagnare e accumulare tutte le ore che le servono per diventare una professionista autonoma. Lo trova e dopo poco più di due anni i suoi sforzi vengono ripagati.

Oggi, è una professionista rinomata e dirige un centro di recupero per la CLARE Foundation in California.

 

Quella di Jennifer Musselman è una testimonianza, di come la passione e la tenacia aiutino un imprenditivo a superare i momenti difficili, i cambiamenti, anche quando sembra troppo tardi per farlo. I suoi punti di forza? Credere che non è mai troppo tardi per reinventarsi e rispolverare le vecchie passioni, quelle che sono capaci di farti battere forte il cuore.

Giuseppina Ocello

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