Dalla royal tata al baby tutor

Di
Redazione Millionaire
6 Maggio 2013

Il figlio di William e Kate, gli eredi al trono inglese, “parlerà anche italiano”. A occuparsi di lui e della residenza di Kesington Palace, è stata scelta Antonella Fresolone, 42 anni, vincitrice sulle altre governanti che hanno risposto all’annuncio della coppia reale sul sito di Buckingham Palace.
Sponsorizzata dalla regina madre in persona, Antonella lavorerà dalle 8:30 alle 17 con un guadagno annuo di 23mila sterline (28mila euro).

Al di là della bella favola di Fresolone, governanti e baby sitter, sono figure ricercate nel nostro Paese. Ed è un mestiere a cui oggi si avvicinano anche gli uomini. Con un pizzico di originalità. Come dimostra la storia che abbiamo raccolto.

Il baby tutor

Non chiamatelo baby sitter, il baby tutor porta i bambini in giro per la città per mostre, musei, attività culturali. A inventare questo mestiere è stato Alessandro Scali, 40 anni, pubblicitario torinese:
«I bambini sono sempre stati la mia passione. Sono il primo di quattro figli maschi, ho sempre vissuto tra pappe e pannolini. Poi con la nascita dei miei due figli ho trovato la spinta per partire» spiega nell’intervista che Millionaire ha realizzato per il numero di gennaio scorso.

Come hai fatto a promuoverti?

Ho fatto un sito e ho provato a mandare email a due-tre redazioni di giornali. Mi proponevo come baby tutor e spiegavo che l’idea di un baby sitter maschio nei Paesi anglosassoni è sdoganata da tempo».

In che cosa consiste quest’attività?

Il baby tutor porta i ragazzi ai musei, nelle biblioteche e ai tanti eventi che una città propone. Tariffe: 40-50 euro per un pomeriggio di tre ore. 60 se i ragazzi sono due».

Requisiti e formazione

Il baby tutor, così come tutti i lavori con bambini, non è per tutti. Per avvicinarsi all’attività bisogna saper comunicare con i più piccoli, avere un temperamento dolce e paziente e una gran dose di energia perché stare con i bambini richiede resistenza fisica. Importante poi sapersi relazionare con i genitori, sempre più esigenti e iperprotettivi.

I titoli di studio adatti a chi vuole dedicarsi ai bambini spaziano dal diploma di maturità magistrale o di liceo socio-psico-pedagogico fino a quello di assistente per l’infanzia, puericultura o assistente per la comunità infantile.

C’è poi la formazione universitaria, con corsi di studio come la laurea in pedagogia, quella in scienza dell’educazione primaria o quella in scienze della formazione. Infine è ritenuta adatta anche la qualifica di operatore dei servizi sociali.

Ti piacerebbe lavorare come baby tutor? Pensi che sia una professione interessante? Scrivi qui la tua opinione!

Redazione

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